Se l’INSEE constata un calo dei prezzi al consumo a settembre, l’inflazione resta positiva anche per il 2024.
I prezzi al consumo stanno diminuendo. Infine si potrebbe dire… La nota economica dell’INSEE, pubblicata martedì, segnala un calo dei prezzi al consumo dell’1,2% sul mese di settembre 2024. In altre parole, confrontando un paniere medio di beni tra due periodi, assistiamo deflazione tra il mese di agosto e il mese di settembre. Ciò si spiega con il calo dei prezzi nei servizi (-2,2%) e nei trasporti (-13,5%). Anche negli alimentari si osserva il calo, seppure molto contenuto (-0,3%).
Ma guardando nel dettaglio, si tratta solo di un recupero degli aumenti significativi avvenuti durante questa estate, in particolare durante i Giochi Olimpici. Con le Olimpiadi del 2024, i prezzi dei trasporti, degli alloggi e dei servizi sono aumentati notevolmente, a Parigi e in tutta la Francia. E ora che sono finiti, si torna sui propri passi, i prezzi scendono.
Manu conso: finalmente i prezzi al consumo stanno scendendo! – 16/10
La spesa francese non è aumentata
Ma nel corso dell’anno l’inflazione resta positiva, all’1,1%. Certo è inferiore rispetto agli anni passati, 6,2% nel 2022 e 4,5% nel 2023, ma c’è. I prezzi continuano a salire. E ciò ha un impatto diretto sui consumi delle famiglie, che rappresentano tuttavia la metà dell’attività economica in Francia.
Tra agosto 2023 e agosto 2024, la spesa francese non è aumentata, secondo i dati INSEE. Uno sguardo ai carrelli della spesa dei supermercati lo dimostra. Quest’estate il paniere familiare medio conteneva solo 11 articoli, rispetto ai 14 del 2020 secondo l’istituto di ricerche di mercato Kantar. Perché le elevate inflazioni del 2022 e del 2023 non sono state compensate e il sentimento inflazionistico persiste nella mente dei francesi. Un sentimento che avrà inevitabilmente conseguenze, più o meno a lungo termine, sulla crescita economica del Paese.
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