Valanghe seriali nelle Alpi: quale attrezzatura è consigliata in montagna?

Valanghe seriali nelle Alpi: quale attrezzatura è consigliata in montagna?
Valanghe seriali nelle Alpi: quale attrezzatura è consigliata in montagna?
-

La serie di valanghe mortali a partire da lunedì 23 dicembre ci ha ricordato che il rischio quando si esce in montagna è sempre presente.

Ecco perché i soccorritori e i professionisti della montagna ti incoraggiano a munirti di determinati equipaggiamenti di sicurezza.

Sebbene non siano obbligatori, sono altamente raccomandati e possono fare la differenza in caso di problemi.

Il rischio zero non esiste, ma certe attrezzature possono fare la differenza. Questo mercoledì 25 dicembre un adolescente di 13 anni è stato ucciso mentre sciava in una zona fuoripista con parte della sua famiglia nella zona di Les Arcs. Secondo i soccorsi non era dotato di DVA, attrezzatura non obbligatoria, ma comunque fortemente consigliata dai professionisti della montagna durante le uscite fuoripista.

Un trittico “minimo”.

Il DVA, o Rilevatore di vittime da valanga, abbinato ad una sonda e ad una pala, compone così il trittico “minimo” per garantire la sicurezza in montagna. Acceso e attivato in modalità broadcast all'inizio di un'uscita in montagna, sia durante lo sci alpinismo che lo sci alpino fuori pista, il DVA, fissato al petto di ogni atleta, permette di localizzare le persone travolte dalla valanga, quando passato alla modalità di ricezione.

Allo stesso modo, la sonda, una sorta di asta che permette di sondare lo spessore della neve e affinare la ricerca, e la pala permettono di soccorrere una persona sepolta, senza attendere l'arrivo dei soccorsi. Durante un'operazione di salvataggio, la velocità è infatti fondamentale, come ci ricorda il Capitano Stéphane Barnaud. “Più rimani sotto la neve, minori sono le tue possibilità di sopravvivenza. Dicono sempre che nei primi 15 minuti hai l'85% di possibilità di sopravvivere sotto una valanga.”spiega a TF1info il vice comandante del plotone della gendarmeria dell'Alta Montagna di Savoia.

Prima di ogni uscita è inoltre consigliabile controllare la batteria dell'attrezzatura ed esercitarsi nell'utilizzo. I parchi DVA sono installati soprattutto in alcune stazioni sciistiche. Oltre a questa attrezzatura di base, esistono altre attrezzature di sicurezza. La borsa o il giubbotto airbag consente, in caso di attivazione, di rimanere sulla superficie del flusso ed evitare l'asfissia. Oltre al suo peso, non protegge dai traumi cranici che possono causare le valanghe.

  • Leggi anche

    Valanghe seriali nelle Alpi: come misuriamo il rischio?

A questa attrezzatura, che può essere costosa, si aggiungono indumenti caldi, acqua, cibo o anche un casco e un'attrezzatura sportiva adatta all'attività svolta. Per garantire la vostra sicurezza in montagna, è inoltre fortemente consigliato verificare preventivamente il percorso e il rischio valanghe e avere un telefono carico per poter chiamare i servizi di emergenza in caso di problemi. “La montagna è ancora un ambiente pericoloso. È un ambiente che va preso con cautela”riassume il capitano Stéphane Narbaud.

Dopo la serie di valanghe mortali di questa settimana, e mentre il rischio “rimani segnato”(3/5) Giovedì nei massicci del Beaufortain, della Vanoise, della Maurienne, dell'Alta Maurienne e dell'Alta Tarentaise, anche la prefettura di Savoir ha invitato alla prudenza. Il pubblico è invitato a prendere “tutte le precauzioni necessarie” e seguire i consigli professionali.


Aurelie LOEK

-

NEXT Rally dell’Hérault 2025