Verso una modernizzazione dell’informazione medica. Dal 17 dicembre l’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali (ANSM) sta sperimentando la dematerializzazione dei foglietti illustrativi dei farmaci. Obiettivo: migliorare l’accesso alle informazioni sia per i pazienti che per gli operatori sanitari.
Lenzuola piegate di grandi dimensioni… e spesso impossibili da piegare. Un carattere molto piccolo. Informazioni incomprensibili per i pazienti e talvolta anche per gli operatori sanitari. Non è sempre facile navigare nelle istruzioni dei farmaci.
Lo capisce bene l’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali (ANSM). Per questo ha appena avviato una fase di sperimentazione della dematerializzazione di questi “manuali d'uso”. Questo progetto prevede l’integrazione dei codici QR sulle scatole dei medicinali, consentendo l’accesso immediato alle istruzioni digitali tramite il Public Medicines Database (BDPM).
L'iniziativa riguarderà 93 farmaci in città, tra cui paracetamolo, statine e alcuni vaccini, oltre a 474 farmaci negli ospedali.
Un aggiornamento regolare
Concretamente, cosa cambia? Questa iniziativa porta un vero valore aggiunto: le istruzioni verranno regolarmente aggiornate e arricchite con contenuti aggiuntivi, in particolare video esplicativi sul corretto utilizzo dei farmaci. Questa innovazione consentirà agli utenti “per avere accesso alle informazioni più recenti“, sottolinea l'ANSM. Cosa che non è possibile con la versione cartacea.
La prima fase di questa fase pilota è quindi iniziata il 17 dicembre. Deve essere distribuito in 2 anni. Una durata che dovrebbe consentire alle associazioni dei pazienti, insieme agli operatori sanitari e alle aziende farmaceutiche, di valutare l'utilizzo e l'interesse di questi nuovi supporti informativi.