Da due anni la piattaforma si è posizionata nel campo dello sport in diretta e ha appena acquisito i diritti di trasmissione, negli Stati Uniti, delle prossime due edizioni di questa grande competizione internazionale. Il calcio femminile verso una nuova era?
Di Michel Bezbakh
Pubblicato il 23 dicembre 2024 alle 17:00
Netflix è sulla strada per vivere lo sport sul serio. La piattaforma ha appena acquisito i diritti di trasmissione, negli Stati Uniti, dei prossimi due Mondiali di calcio femminile, nel 2027 e nel 2031. L'accordo non riguarda più di un paese ma segna una svolta importante nella sua strategia e nelle sue attività .
Perché se le emittenti francesi non puntano sul calcio femminile, le americane ne vanno matte. Erano più di 25 milioni davanti alla finale vinta contro il Giappone nel 2015, l'ultima edizione organizzata nel loro fuso orario (era in Canada). Come sarà il caso dei Mondiali del 2027, in programma in Brasile – il prossimo non è ancora stato assegnato.
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Da due anni Netflix è gradualmente entrata nel campo dello sport dal vivo con spettacoli creati da zero (golf, tennis con l'esibizione di Nadal/Alcaraz, boxe con l'incontro Tyson/Paul, ecc.). Un modo per mettersi alla prova prima delle due partite della NFL (il campionato di football americano) del 25 dicembre 2024 (e quelle di Natale 2025 e 2026), e quindi di altre sfide più significative, come questi due Mondiali. Dal 24 giugno al 25 luglio 2027, non si tratterà di coprire poche serate singole, ma sessantaquattro partite nell'arco di un mese, in dodici città brasiliane, senza dimenticare le trasmissioni che le accompagnano. Netflix prevede anche di produrre documentari, un'abitudine casalinga, per supportare l'evento.
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Si tratta di una svolta per la piattaforma, ma anche per il mondo dello sport, che non deve disdegnare l'arrivo di questo nuovo player dalle casse piene e dal grande potenziale di attrazione. L'incontro tra Katie Taylor e Amanda Serrano del 15 novembre avrebbe attirato 50 milioni di spettatori in tutto il mondo (secondo Netflix), un pubblico monumentale per la boxe femminile. Tuttavia, il messaggio sembra chiaro: l’azienda non ha limiti, ama le grandi mosse, e non dovremmo sorprenderci di vederla in agguato attorno ad alcuni diritti europei negli anni a venire.