Nonostante siano passati diversi mesi da allora, la gestione del caso Thibaut Courtois fa ancora discutere in seno alla Nazionale. Romelu Lukaku ha preso una posizione abbastanza chiara.
Romelu Lukaku è stato abbastanza discreto nei media dopo l’Euro. Ma quando parla, le sue parole sono taglienti come sempre. Così ha svuotato il sacco nel podcast “Amici dello sport”. La sua visione dell’affare Courtois è piuttosto interessante.
“Conosco Thibaut, conosco l’allenatore e ho avuto un colloquio con entrambi. Loro conoscono la mia opinione e sono sempre d’accordo con entrambi” rivela quello che Domenico Tedesco ha scelto come vice-capitano alle spalle di Kevin De Bruyne.
Sbagli condivisi
Big Rom spiega che al di là delle responsabilità per lo scontro tra i due, il caso non è stato ben gestito dai nostri decisori: “L’Unione belga avrebbe dovuto gestire meglio la situazione. Nella prima conferenza stampa avrebbero dovuto dire: “No domande su Thibaut o sulla situazione. Se lo farai, non sarai più il benvenuto.” Anche Sir Alex Ferguson lo ha fatto, vero? United. Manchester United è – con tutto il rispetto – molto più grande del nostro Paese”.
“L’Unione belga avrebbe potuto dare il cambio all’allenatore e a Thibaut. L’allenatore ha detto quello che ha detto, ma poi l’Unione belga avrebbe dovuto intervenire. Adesso la situazione si trascina ancora. In quale altro paese succede questo?” chiede Lukaku.
Se la fine della vicenda probabilmente non verrà mai svelata, la gestione del caso Courtois e le dichiarazioni di entrambe le parti avranno senza dubbio accentuato ulteriormente il divario tra le due parti. Anche se probabilmente era già troppo tardi per sistemare la questione nell’intimità dello spogliatoio.
