Il famoso marchio francese Lacoste ha appena lanciato la sua collezione estiva 2023, ma è ben lungi dall’essere una festa sotto il sole marocchino. Il colpevole: una polo con la citazione “L.12.12 planisfero grafico”, dove la mappa del Marocco è amputata dal suo Sahara. Questo “errore” di geografia non passa inosservato agli internauti marocchini, che esprimono la loro insoddisfazione e chiedono il boicottaggio del marchio.
Cosa potrebbe esserci di più naturale per un coccodrillo che navigare in acque agitate? Ma al momento, il famoso marchio di rettili non sta facendo il pizzo. I marocchini accusano Lacoste di aver consapevolmente autorizzato questa mappa troncata, mentre le istituzioni internazionali ora favoriscono una rappresentazione del Regno annessa alle sue province meridionali.
I social media brulicano di rabbia e indignazione. Gli internauti marocchini chiedono il ritiro della polo incriminata e le scuse ufficiali del brand. Qualcuno si spinge fino a ricordare che Lacoste ha 18 negozi in Marocco, di cui due a Rabat, tre a Casablanca, due a Tangeri e tre ad Agadir. Un mercato che sarebbe un peccato trascurare.
La tempistica di questa controversia non è ideale, date le attuali tensioni tra Marocco e Francia. Molti marocchini considerano questa goffaggine da parte di Lacoste come un altro episodio di una serie di atti ostili francesi.
A dicembre 2020, gli Stati Uniti hanno presentato per la prima volta una “nuova mappa ufficiale” del Marocco che integra il territorio del Sahara, seguiti dal Dipartimento di Stato americano, dalla CIA, dalla NATO, dalla NASA e da compagnie aeree come Delta Airlines. Sembra che Lacoste non abbia ricevuto il promemoria.
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