Si sono intensificati i combattimenti nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo (RDC) tra l’esercito congolese e l’M23, un gruppo armato antigovernativo sostenuto dal Ruanda e dal suo esercito.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto sabato 25 gennaio “la fine immediata dell’offensiva dell’M23 e delle forze ruandesi nonché il ritiro di queste ultime dal territorio congolese”, nel corso di un colloquio telefonico con i leader della Repubblica Democratica del Congo e Ruanda, ha annunciato l’Eliseo.
“Il capo dello Stato ha espresso la sua seria preoccupazione per la situazione nel Nord Kivu, in particolare intorno a Goma e per le violazioni dell’integrità territoriale della RDC”, in uno scambio separato con Félix Tshisekedi, presidente della RDC, e Paul Kagame, la sua controparte ruandese, mentre i combattimenti si intensificano nella parte orientale della RDC.
“Il Presidente della Repubblica ha chiesto la ripresa del dialogo il più presto possibile e ha espresso la sua determinazione a sostenere gli sforzi di pace”, ha aggiunto l’Eliseo.
“Protezione delle popolazioni civili”
Il capo di Stato francese ha inoltre ricordato ai suoi omologhi che “bisogna fare tutto il possibile per proteggere le popolazioni civili e rispettare la sovranità congolese”.
Dopo il fallimento della mediazione RDC-Ruanda sotto l’egida dell’Angola, l’M23, un gruppo armato antigovernativo sostenuto dal Ruanda e dal suo esercito, ha rapidamente guadagnato terreno nelle ultime settimane.
Ora circondano quasi completamente la capitale della provincia del Nord Kivu, Goma, che conta un milione di abitanti e almeno altrettanti sfollati.
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