Una grande prima nella storia della Corea del Sud
“Ho deciso di rispondere all’Ufficio investigativo sulla corruzione”, ha annunciato Yoon Suk-yeol in un videomessaggio, aggiungendo che non riconosce la legalità dell’indagine ma si sottomette ad essa “per evitare qualsiasi sfortunato spargimento di sangue” mentre la polizia ha invaso il suo residenza al mattino. “L’arresto di Yoon Suk-yeol è il primo passo verso il ritorno dell’ordine costituzionale, della democrazia e dello stato di diritto”, ha affermato Park Chan-dae, capo dei deputati del Partito Democratico in Parlamento. durante un incontro di formazione.
Mai prima d’ora un capo di stato in carica era stato arrestato in Corea del Sud. Secondo l’attuale mandato, Yoon Suk-yeol può essere tenuto in custodia per 48 ore. Gli inquirenti dovranno richiederne uno nuovo per eventualmente prolungare la sua detenzione. Yoon Suk-yeol rischia il posto ed è indagato per “ribellione” per aver introdotto brevemente, il 3 dicembre, la legge marziale, una misura shock che ricorda i tempi bui della dittatura militare, che aveva giustificato con il desiderio di proteggere il Paese da “forze comuniste nordcoreane” e di “eliminare gli elementi ostili allo Stato”.
In un Parlamento circondato da soldati, i deputati avevano sventato i suoi piani votando un testo che chiedeva la revoca dello stato di eccezione. Messo sotto pressione da funzionari eletti, migliaia di manifestanti pro-democrazia e vincolato dalla Costituzione, Yoon Suk-yeol ha dovuto obbedire.
Il processo continuerà con o senza la presenza di Yoon Suk-yeol
Il 3 gennaio, il Servizio di sicurezza presidenziale (PSS), responsabile della protezione dei capi di Stato, ha bloccato un primo tentativo del CIO di eseguire il mandato d’arresto emesso per costringere il leader a rispondere alle sue domande. Per il secondo raid, le autorità hanno avvertito che avrebbero arrestato chiunque avesse ostacolato il loro intervento.
Le squadre del CIO e della polizia hanno dovuto scavalcare il muro di cinta utilizzando delle scale prima di superare i blocchi dei veicoli. Mentre avanzavano verso la porta d’ingresso della casa presidenziale, la polizia ha arrestato il leader ad interim del PSS, ha riferito Yonhap. Migliaia di sostenitori incondizionati sono ammassati davanti alla residenza.
Molto impopolare, Yoon Suk-yeol è stato sospeso il 14 dicembre in seguito all’adozione da parte dell’Assemblea nazionale di una mozione di impeachment. Martedì la Corte Costituzionale ha avviato formalmente il processo di impeachment contro il leader conservatore, con una prima udienza molto breve. Yoon Suk-yeol non si è presentato, citando “preoccupazioni” sulla sicurezza. Il processo proseguirà anche senza di lui, con la seconda udienza prevista giovedì.
La corte ha tempo fino a metà giugno per decidere il futuro di Yoon Suk-yeol, ancora ufficialmente presidente in attesa del verdetto. Il tribunale può rimuoverlo definitivamente o reintegrarlo nelle sue funzioni.
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