La polizia spagnola ha annunciato, lunedì 13 gennaio, l’arresto di tre esponenti della mafia napoletana, la camorra, ritenuti “estremamente pericoloso” e ricercato in particolare dalla giustizia italiana per tentato omicidio, traffico di armi e riciclaggio di denaro.
Le tre persone, arrestate nei giorni scorsi, sono “uno dei capi di un pericoloso clan familiare”suo figlio e suo genero, ha detto la polizia in un comunicato stampa, senza fornire i loro nomi. Sono stati arrestati nella città costiera di Marbella, in Andalusia, nel sud della Spagna, una zona dove negli ultimi anni si sono stabiliti molti membri di bande criminali internazionali.
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L’indagine è iniziata quando la polizia spagnola ha appreso che il capo clan, ricercato per riciclaggio di denaro, poteva trovarsi in Spagna dopo essere fuggito dall’Italia. Si trovava in una frazione della città, in una casa con “importanti caratteristiche di sicurezza” e dal quale, si legge nel comunicato stampa, non si è quasi mai allontanato.
Gli agenti hanno prima arrestato suo figlio, accusato di tentato omicidio e traffico di armi e che rischiava una pena detentiva di 30 anni, mentre usciva di casa per recarsi nel centro di Marbella. Domenica hanno poi catturato il capo del clan e suo genero, accusati di traffico di droga e contrabbando di tabacco con una possibile condanna a 20 anni di carcere, mentre uscivano di casa, ha aggiunto la polizia. L’operazione si è avvalsa della collaborazione della polizia italiana.
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