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“L’attuale governo è in procinto di smantellare tutte le misure che lo Stato ha dovuto attuare fino ad ora”, Malick Ndour

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Interrogato tra l’altro sul fronte di Jakartamen, in seguito alla decisione delle autorità di immatricolare i motocicli a due ruote e sulla denuncia dell’ANSD. Va menzionato questo rapporto, pubblicato questa settimana, sul tasso di disoccupazione ampliato, passato dal 21,5% nel primo trimestre del 2023 al 23,2% nello stesso periodo del 2024, con un aumento di 11,7 punti percentuali. L’ex ministro della Gioventù, dell’Occupazione e dell’Imprenditorialità sotto Macky Sall ha dapprima riconosciuto che “l’occupazione non è una cosa facile” prima di aggiungere che “le statistiche sull’occupazione pongono molti problemi”, non senza “riconoscere che abbiamo una maggiore o minore economia informale, caratterizzata dall’onnipresenza di attività non sempre monitorate dagli istituti statistici del nostro Paese”.

Secondo l’Economist “c’è infatti un calo dell’occupazione, normalmente salariata. E questo declino non ci sorprende perché abbiamo visto recentemente come si comporta l’economia che oggi è in declino, l’attività in ogni caso.”

Secondo Malick Ndour, il regime di Macky Sall ha investito nella riduzione della disoccupazione giovanile creando posti di lavoro, in particolare con l’istituzione del programma Xeuyou ndaw yi. Sforzi che, secondo lui, l’attuale regime sta vanificando. “Abbiamo lavorato molto innanzitutto sull’occupabilità dei giovani riposizionando la formazione professionale al livello che è oggi, quello che è diventata, che bisogna fare, sono stati fatti molti sforzi, nel quadro dell’occupazione attraverso la formazione professionale, oggi sono state realizzate anche altre iniziative per promuovere l’imprenditore, con il programma che ha portato soluzioni, ma purtroppo vediamo che il governo Il sistema attuale è in procinto di smantellare tutte le buone misure che lo Stato ha dovuto portare avanti finora. Il programma Xeuyou ndaw yi, oggi, non è quasi più una realtà. E questo ci rattrista perché abbiamo potuto constatare la situazione di precarietà in cui si trovano i giovani oggi, anche se queste erano le soluzioni che fino ad allora eravamo riusciti a trovare”.

“Lo Stato del Senegal, forse, fornirà altre soluzioni. Le questioni occupazionali sono questioni strutturali. Non possiamo risolverlo dall’oggi al domani, l’importante è avere fiducia e speriamo che i nuovi leader di questo Paese se ne occupino in modo definitivo. Perché fino ad ora non abbiamo ancora visto alcuna azione concreta, in ogni caso misure forti, intraprese da questo nuovo regime e penso che sia giunto il momento, a quasi un anno dal loro arrivo, di esaminarlo definitivamente”, ha affermato.

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