Marc Niklaus, istruttore di guida in Argovia.Immagine: dott
Da luglio i sistemi di assistenza e la guida automatizzata faranno parte degli esami teorici e pratici di guida. L’istruttore di guida Marc Niklaus spiega cosa significa per lui e per i suoi studenti.
Rafael Hüssy / ch media
Nella primavera del 2023 il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno adottato una revisione parziale della legge sulla circolazione stradale (LCR), stabilendo le basi giuridiche per la guida automatizzata in Svizzera. Nel dicembre 2024 il Consiglio federale ha approvato la relativa ordinanza, che entrerà in vigore a marzo.
Da quel momento in poi, i conducenti di veicoli automatizzati potranno utilizzare il pilota automatico in autostrada, a condizione che il costruttore del veicolo abbia ottenuto la necessaria autorizzazione. Il volante potrà essere rilasciato e non sarà più necessario monitorare costantemente il veicolo e il traffico. Tuttavia, il conducente deve essere pronto a riprendere il controllo del veicolo se il sistema lo richiede.
Sarà consentito anche l’uso di veicoli autonomi su altri percorsi autorizzati dalle autorità. Questi veicoli devono essere monitorati da un operatore in una posizione centrale. Inoltre, in alcuni parcheggi contrassegnati come tali sarà possibile la sosta automatizzata senza presenza umana. La designazione delle zone adeguate spetta ai Cantoni o ai Comuni.
Aumento del carico di lavoro per le autoscuole
La modifica legislativa implica che i sistemi di assistenza e automazione saranno integrati negli esami di guida a partire da luglio 2025. Per gli istruttori di guida ciò significa lavoro aggiuntivo. Marc Niklaus, titolare della Marc’s Fahrschule di Rothrist (AG), spiega:
“Ciò fornirà più conoscenze da trasmettere ai nostri studenti”
A suo avviso, per mantenere un livello di formazione sufficiente, sarà probabilmente necessario impartire più lezioni di guida, almeno fino a quando la guida completamente autonoma o senza conducente non sarà affidabile e impeccabile. Successivamente si potrebbe prendere in considerazione una riduzione del numero delle lezioni.
Tuttavia, l’ordinanza sulla guida automatizzata (Ufficio federale delle strade) specifica che la formazione alla guida non deve essere significativamente esteso o aumentato nei costi. Per Marc Niklaus questo non è realistico.
“Questa è una decisione puramente teorica, presa da qualcuno senza esperienza pratica”
Marc Niklaus
L’istruttore sottolinea l’importanza di una solida formazione per migliorare la sicurezza stradale, a beneficio di tutti gli utenti. Chiede un maggiore sostegno da parte delle autorità e dell’Associazione svizzera degli istruttori di guida, ricordando che le esigenze poste agli studenti aumentano con la crescente complessità dei sistemi di traffico e di assistenza.
Comprendere il funzionamento e i limiti dei sistemi
I sistemi di supporto dovrebbero essere spiegati in dettaglio agli studenti e il loro utilizzo dovrebbe essere esercitato. Questi sistemi non funzionano in tutte le situazioni ed esistono in forme diverse.
Per esempio, per l’assistente alla frenata di emergenza sorgono molte domande: Il sistema frena fino all’arresto completo oppure devi premere tu stesso il pedale del freno? Rileva i pedoni? Come reagire in caso di frenata fantasma, quando il veicolo frena senza motivo apparente? Comprendere i sistemi è fondamentale, secondo Marc Niklaus, non solo per gli studenti, ma per tutti i conducenti.
Nonostante il carico di lavoro aggiuntivo, Marc Niklaus sostiene le nuove regole.
“Questi sistemi possono salvare vite umane se usati correttamente”
Secondo l’Accident Prevention Bureau (BPA), i sistemi di assistenza potrebbero prevenire fino al 50% degli incidenti stradali. Tuttavia, questi sistemi non sono ancora perfetti, portando alcuni conducenti a usarli con cautela o a disattivarli – un approccio che Marc Niklaus trova problematico.
“Anche se ancora non funziona tutto perfettamente, è importante familiarizzare con questi sistemi. Aumentano la sicurezza stradale”
Una durata dell’esame è ancora adatta?
Con l’integrazione dei sistemi di assistenza negli esami, Marc Niklaus mette in dubbio la rilevanza della durata attuale dell’esame, ovvero 60 minuti (di cui circa 45 minuti di guida).
“Il periodo di transizione, fino al pieno sviluppo della guida assistita o autonoma, sarà impegnativo per istruttori, esaminatori e studenti”
Evidenzia inoltre la difficoltà di determinare quali sistemi valutare e come, data la diversità delle tecnologie e la loro rapida evoluzione. Marc Niklaus resta comunque ottimista: “I sistemi di assistenza sono più veloci e più precisi di quelli umani. Non si stancano né si distraggono, il che alla fine renderà le nostre strade più sicure per tutti”.
Tradotto e adattato dal tedesco da Tanja Maeder
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