Pubblicato il 01/11/2025 22:22
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Ogni giorno, in media, più di 65 operatori sanitari vengono aggrediti fisicamente o verbalmente negli ospedali. Mercoledì 8 gennaio ad Annemasse, nell’Alta Savoia, sette di loro sono rimasti feriti.
Ad Annemasse (Alta Savoia), gli operatori sanitari traumatizzati non possono dimenticare la violenza subita mercoledì 8 gennaio. I loro aggressori, un paziente e suo fratello che consideravano il trattamento troppo lento, hanno ferito sette operatori sanitari. “Mi sono ritrovato a terra con un forte pestaggio”testimonia Alexandre De Oliveria, infermiere responsabile delle emergenze. Secondo il direttore dell’ospedale, le emergenze a volte sono frenetiche, ma questa scena è stata incredibilmente violenta.
A Marsiglia (Bouches-du-Rhône), il mese scorso, un medico d’urgenza psichiatrico è stato aggredito con un coltello. Ad agosto, il pronto soccorso di un ospedale di Bayonne (Pirenei Atlantici) ha registrato 21 attacchi in sette mesi. Nel 2020 si sono verificati 955 attacchi rispetto ai 1.581 del 2023, con un aumento del 65%. Queste cifre rappresentano solo un terzo degli attacchi perché non sempre il personale denuncia le violenze. Per aggressione e percosse gli aggressori rischiano fino a cinque anni di carcere e una multa di 75.000 euro.
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