L’Hann Bay Remediation Project rappresenta un’importante iniziativa volta a ripristinare l’ecosistema marino e migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali. Questo progetto, guidato dal Ministero dell’Idraulica e dei Servizi Igienico-sanitari, prevede una serie di azioni volte a ridurre l’inquinamento di questa baia emblematica, in particolare lo scarico delle acque reflue delle industrie e delle abitazioni situate lungo di essa. Secondo Cheikh Tidiane Dièye, ministro dell’Idraulica e dei servizi igienico-sanitari, una delle priorità di questo progetto è la messa a norma delle unità industriali locali, con l’installazione di sistemi di pretrattamento delle acque reflue prima del loro scarico nella baia.
Obiettivi del progetto: miglioramento dell’acqua, dell’ambiente di vita e della salute pubblica
Il progetto mira, in primo luogo, a migliorare la qualità delle acque di Hann Bay, obiettivo cruciale per la salute pubblica e la preservazione dell’ecosistema marino. Inoltre, consentirà di modernizzare e mettere a norma le infrastrutture industriali locali, che rappresentano una delle principali fonti di inquinamento. Le unità industriali dovranno dotarsi di sistemi di pretrattamento delle acque reflue, riducendo così il loro impatto ambientale.
Un sistema tariffario per applicare il principio “chi inquina paga”.
Il ministro ha inoltre precisato che questo progetto promuove l’applicazione del principio “chi inquina paga” grazie all’istituzione di una nuova tassa sui servizi igienico-sanitari industriali. Tale tariffa è entrata in vigore nel dicembre 2024, a seguito della firma di un decreto interministeriale (n°034115 del 26 dicembre 2024) tra il Ministero dell’Idraulica e quello dell’Ambiente. Questa nuova tassa aiuterà a finanziare gli sforzi di disinquinamento e renderà le imprese responsabili della gestione delle loro acque reflue.
Un progetto ambizioso per Hann Bay
Hann Bay, un tempo considerata una delle più belle del mondo, da diversi decenni si trova ad affrontare importanti sfide ambientali. Gli scarichi di acque reflue provenienti dalle industrie e dalle case situate sulle sue sponde non solo hanno degradato la qualità dell’acqua, ma hanno anche danneggiato l’ecosistema marino e la qualità della vita delle popolazioni locali. Inoltre, questi problemi hanno avuto un impatto economico diretto sulla pesca e sul turismo, due settori essenziali per la regione.
Per porre rimedio a questa situazione, il governo, in collaborazione con i suoi partner tecnici e finanziari, ha lanciato questo progetto di disinquinamento nel 2023. I lavori, la cui attuazione è affidata all’Ufficio nazionale di igiene del Senegal (ONAS), proseguiranno fino al 2026. L’obiettivo è ripristinare le funzioni ecologiche della baia e garantire un futuro più sano ai residenti della regione.
Misure concrete per un futuro sostenibile
Oltre alla depurazione delle acque industriali e domestiche, questo progetto prevede la creazione di infrastrutture per il trattamento delle acque reflue nella regione, che ospita quasi l’80% degli stabilimenti industriali del Senegal. Una volta attuati, questi progetti contribuiranno alla rigenerazione di Hann Bay e alla preservazione delle risorse marine, promuovendo al contempo il benessere delle popolazioni locali.
Moctar FICUU/VivAfrik
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