Lunedì 6 gennaio 2025 le 44 emittenti locali del gruppo Radio France hanno cambiato nome. Si chiamavano France Bleu e diventarono “qui”. Céline Pigalle, direttrice della rete di queste radio, è ospite dell’evento Il laboratorio multimediale per spiegare le questioni alla base di questa ridenominazione, in particolare la promessa di una maggiore prossimità.
Durante questi 30 minuti di intervista, Céline Pigalle spiega che le radio della rete “qui” si affidano a “ due cose fondamentali : IL locale e il prossimità », che erano già il DNA di France Bleu.
« Locale significa raccontare a chi ci ascolta cosa sta succedendo dove si trova e di cui non necessariamente è a conoscenza nelle trasmissioni nazionali. », precisa colui che è il direttore della rete “ici” ma anche vicedirettore editoriale incaricato dell’informazione e della prossimità. “ E poi ci sono tutte le logiche della prossimità e la prossimità, è piuttosto una cosa emotiva ed è piuttosto una cosa quotidiana. È che ci facciamo carico delle questioni che affliggono la vita di tutti, non necessariamente le grandi questioni del futuro del mondo, ma tutte le cose che servono, che bisogna sapere per vivere bene e possibilmente per vivere meglio. »
È anche una questione di pubblico di France Bleu (che riunisce quasi 2,7 milioni di ascoltatori giornalieri, secondo gli ultimi dati di Médiamétrie, pubblicati il 9 gennaio), sinergie con la Francia 3 ed in particolare le mattine comuni, e l’importanza dell’offerta informativa del servizio pubblico audiovisivo.
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