La prefettura dell’Alvernia-Rodano-Alpi ha deciso venerdì di rescindere i contratti tra lo Stato e il gruppo scolastico privato Al-Kindi, situato a Décines-Charpieu.
Pubblicato il 01/10/2025 19:12
Aggiornato il 01/10/2025 19:31
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Il prefetto dell’Alvernia-Rodano-Alpi ha annunciato venerdì 10 gennaio di aver deciso di rescindere i contratti di associazione che legano lo Stato al gruppo scolastico musulmano Al-Kindi, vicino a Lione, a causa di “Lacune pedagogiche”, “amministrativo” E“Attacchi ai valori della Repubblica”. Questa decisione, che significa la fine dei sussidi per questo istituto privato che accoglie più di 600 studenti, dalle scuole elementari alle superiori, situato a Décines-Charpieu (Rodano), entrerà in vigore dal 1 settembre 2025, secondo un comunicato stampa di la prefettura.
La prefettura afferma di aver constatato durante i controlli nello stabilimento a “opacità e confusione della gestione amministrativa e finanziaria”la presenza di“opere il cui contenuto è gravemente contrario ai valori della Repubblica”IL “presenza di contenuti religiosi nella scuola dell’obbligo”nonché i regolamenti interni “discriminazione contro le ragazze”.
“Lungi dall’essere una serie di fatti isolati”ils “dimostrare una vicinanza delle istituzioni di Al-Kindi con il pensiero dei Fratelli Musulmani il cui progetto è contrario ai valori della Repubblica. Di fronte alla gravità dei fatti, le misure correttive sarebbero insufficienti”scrive la prefettura nel suo comunicato stampa.
“Questa è una decisione estremamente deludente e porta grande violenza per i musulmani nel nostro Paese”hanno reagito all’AFP gli avvocati del gruppo scolastico Al-Kindi. “È politica avvolta in false argomentazioni educative”hanno aggiunto, annunciando l’intenzione di portare la questione davanti al tribunale amministrativo.
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