Dakar, 10 gen. (APS) – Il Senegal punta a raggiungere l’obiettivo di 94 morti materne ogni 100.000 nati vivi entro il 2028 come parte di un nuovo piano strategico, lo ha appreso venerdì il capo dell’unità di promozione e partenariato presso la Direzione di Salute materno-infantile (Dsme), Massamba Sall.
“Nel nuovo piano strategico DSME, l’obiettivo è ridurre la mortalità materna da 153 morti ogni 100.000 nati vivi nel 2023 a 94 morti materne ogni 100.000 nati vivi entro il 2028”, ha affermato Massamba Sall.
È intervenuto ad un workshop incentrato sull’uso delle tecnologie digitali per la promozione della salute sessuale e riproduttiva e sulla creazione di contenuti online organizzato dall’Associazione dei giornalisti per la salute e lo sviluppo della popolazione (Ajspd).
Massamba Sall ha aggiunto che questo piano mira anche a “ridurre la mortalità infantile e infantile da 40 morti ogni 1.000 nati vivi nel 2023 a 29,3 morti ogni 1.000 nati vivi nel 2028”.
Ha inoltre osservato che “questo piano vuole anche ridurre la mortalità neonatale da 23 morti per 1.000 nati vivi nel 2023 a 15,1 morti per 1.000 nati vivi”.
Per quanto riguarda la mortalità infantile, “il piano punta a passare da 31 morti ogni 1.000 nati vivi nel 2023 a 20,4 morti ogni 1.000 nati vivi entro il 2028”, ha affermato Massamba Sall.
Al di là degli obiettivi legati ai dati degli indicatori, il nuovo piano strategico DSME prevede l’integrazione degli input nutrizionali nel circuito distributivo SEN-PNA.
“Si prevede che il piano includa lo sviluppo di spazi per adolescenti e giovani in tutte le strutture sanitarie, il rispetto degli standard in termini di risorse umane e attrezzature, nonché il miglioramento della governance e della responsabilità”, ha spiegato il sig.
Ha ricordato che il Senegal conta “153 morti materne ogni 100.000 nati vivi”.
Capo Verde e il Senegal hanno i migliori indicatori nell’Africa sub-sahariana, ha osservato, sottolineando tuttavia che “esistono sfide”.
”Queste sfide ruotano attorno al rafforzamento della consapevolezza e del sostegno per la promozione di comportamenti che promuovono la salute. L’altra sfida è la revisione della legge sulla salute riproduttiva (SR) e la firma dei decreti attuativi», ha sottolineato.
A ciò si aggiunge la funzionalità delle strutture esistenti di assistenza ostetrica neonatale (SONU) 24 ore su 24, 7 giorni su 7, nonché l’istituzione di angoli neonatali rispettosi degli standard in tutti i reparti maternità.
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