ESCLUSIVO – Dopo l’arresto di Boualem Sansal e il licenziamento di uno degli influencer algerini espulsi poche ore prima dalla Francia, la Francia deve porre dei limiti e assumere gli equilibri di potere, insiste l’ex primo ministro in un articolo su Figaro.
« Vi violenteremo tutti. » « Coloro che sanno maneggiare le armi ti finiranno. » Richiesta di omicidio. Inno al terrorismo. Commenti antisemiti: così gli influencer algerini parlano della Francia. Questi abusi sono gravi. Sono scioccanti. E soprattutto chiedono una risposta ferma. Perché da diverse settimane, da diversi mesi, da diversi anni, il regime algerino ha spazzato via tutte le nostre mani tese e continua a mettere alla prova il nostro Paese.
Ci sono questi influencer che predicano l’odio. Non mancano provocazioni e insulti da parte dei gerarchi del regime. C’è l’arresto in Algeria del nostro connazionale Boualem Sansal. Da anni lo scrittore denuncia gli eccessi dell’islamismo: oggi è in carcere. Non è solo Boualem Sansal ad essere preso in ostaggio, è la Francia. Ultima provocazione fino ad oggi: l’Algeria ha deciso di rimandare in Francia uno degli influencer che avevamo arrestato e rimandato nel suo Paese.
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