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Banche quotate: Attijari Global Research molto ottimista per il 2025

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Attijari Global Research, nel suo ultimo “Research Report Equity”, esamina la performance delle banche quotate nel 2024, nonché le loro prospettive per il 2025, che secondo gli analisti di AGR vedrà nuovi record.

Notata resilienza

Nel 2024, l’economia marocchina ha mostrato una notevole resilienza nonostante le condizioni climatiche sfavorevoli. La stagione dei cereali, colpita da ricorrenti siccità, ha registrato un notevole calo del 43% rispetto al 2023, raggiungendo i 31 milioni di quintali. Ciò ha portato ad una contrazione del valore aggiunto agricolo del 4,6%, che ha limitato la crescita economica complessiva al 2,6%. Tuttavia, i settori non agricoli sono cresciuti del 3,6%, mitigando in parte questo impatto negativo. Le previsioni per il 2025 prevedono una ripresa del 3,9%, spinta dall’ipotesi di un ritorno alle normali condizioni agricole e da una maggiore dinamica degli investimenti pubblici, che dovrebbero raggiungere il livello storico di 340 miliardi di dirham.

Sul fronte commerciale, le esportazioni e le importazioni sono aumentate rispettivamente del 6,2% e del 5,8% nel 2024, riflettendo la domanda sostenuta di prodotti come autoveicoli, fosfati e attrezzature industriali. Allo stesso tempo, le entrate del turismo hanno raggiunto i 96,9 miliardi di dirham, sostenute da un aumento record degli arrivi internazionali. Queste prestazioni sono state rafforzate dai trasferimenti da parte dei marocchini che vivono all’estero (MRE) che superano i 100 miliardi di dirham.

Sul fronte monetario, la Banca Al-Maghrib ha adottato una politica accomodante riducendo il tasso di riferimento al 2,5% nel dicembre 2024, una misura che ha portato ad una graduale riduzione dei tassi sui prestiti. Questo orientamento mira a stimolare il credito controllando al tempo stesso l’inflazione, scesa allo 0,7% nell’ottobre 2024, rispetto al picco del 10% nel febbraio 2023.

Una fase di crescita “notevole”.

Il 2024 ha segnato una fase di notevole crescita per le banche quotate marocchine. Il prodotto bancario netto (NBI) aggregato del settore è aumentato del 13,2% raggiungendo 45,7 miliardi di dirham nel primo semestre. Questa performance è stata supportata da un progresso significativo nelle attività di mercato, che hanno registrato una crescita eccezionale del 57,2%. Anche il margine di interesse ha contribuito, in aumento del 4,8%, mentre le commissioni sono aumentate del 5,3%, guidate dalla crescente adozione di servizi digitali.

Il controllo dei costi ha consentito una riduzione del coefficiente operativo (COEX), che nella prima metà del 2024 si attestava al 41,6%, il livello più basso dal 2014. Questo miglioramento è il risultato di una maggiore digitalizzazione e di una gestione rigorosa delle spese generali. Inoltre, la redditività delle banche quotate ha continuato a migliorare, con la quota di utile netto del gruppo (RNPG) in aumento del 26,7% per raggiungere 10,6 miliardi di dirham. Il rendimento medio del capitale proprio (ROE) si è attestato al 14,3%, superando la media pre-COVID dell’11,6%.

Tuttavia, il costo del rischio è aumentato leggermente, raggiungendo i 7,7 miliardi di dirham nel primo semestre, a causa di maggiori accantonamenti per coprire i rischi sovrani in alcuni paesi africani, tra cui Egitto, Camerun e Gabon.

Quali sono le prospettive per il 2025?

Secondo gli analisti di AGR, le prospettive per il settore bancario sono ottimistiche, con una previsione di crescita media annua degli utili rivista al 13,5%, rispetto a una stima iniziale dell’8,3%. Si prevede che il Pil cresca ad un tasso medio del 7,5% nel periodo 2023-2026, sostenuto da un aumento dei prestiti per attrezzature, che hanno registrato un aumento del 14,2% nel 2024. Questa crescita dovrebbe continuare grazie ad iniziative come il Fondo Programma di assistenza diretta all’edilizia abitativa, che stimolerà i prestiti immobiliari a partire dal 2025.

NBI consolidato delle Banche Quotate tra il 2021 e il 2026. Fonte: AGR

Il settore bancario marocchino resta interessante sul mercato azionario. Le stime prevedono una capitalizzazione di 312 miliardi di dirham entro la fine del 2026, con un potenziale di valutazione del +13% e un rapporto prezzo/utili (P/E) medio di 14, ben al di sotto dei livelli internazionali.

Focus sul Crédit du Maroc

Il Crédit du Maroc (CDM) ha avviato un’importante trasformazione dopo la sua acquisizione da parte del gruppo Holmarcom. È stata lanciata un’offerta pubblica di vendita (OPV) per aumentare il flottante sul mercato azionario dall’11% al 22%. Questo cambiamento strategico mira a migliorare la liquidità del titolo e a riposizionare la banca sul mercato marocchino.

Sotto il suo nuovo azionista, il CDM mira ad accelerare la propria crescita. Il volume dei crediti dovrebbe registrare un CAGR del 10% tra il 2023 e il 2026, rispetto al 3,3% del decennio precedente. Allo stesso modo, si prevede che il PNL cresca dell’8,8% annuo nello stesso periodo, ben al di sopra della performance passata.

Un settore al bivio

Il settore bancario marocchino si trova a un bivio, con opportunità promettenti ma anche sfide persistenti. Da un lato, la crescente digitalizzazione e democratizzazione dei prodotti assicurativi offre notevoli margini di miglioramento, soprattutto in termini di riduzione dei costi operativi. Permangono, invece, i rischi legati agli elevati costi degli accantonamenti per le operazioni in Africa e a tassi di contenzioso ancora superiori ai livelli pre-COVID, seppur in miglioramento.

SB

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