Veduta. Il 2024 è stato un anno ricco per le squadre di France Travail Chaumont, che si sono preparate alla nuova legge entrata in vigore il 2 gennaio. Governo in piena, assenza di bilancio statale e prospettive economiche per imprese e comunità. Bilancio.
Emmanuel Jacob dirige da più di vent’anni l’agenzia France Travail a Chaumont, il che significa che conosce la materia. Per quanto riguarda la fine del 2024, il direttore si dice soddisfatto: “Il 2024 è stato un buon anno dal punto di vista occupazionale. Il bacino di Chaumont resta stabile con un tasso di disoccupazione del 5,6% mentre lo Stato dichiara la piena occupazione al 5%. Tutti i settori del bacino di Chaumont stanno reclutando: sanità, industria, trasporti, terziario, logistica, commercio… E noi li sosteniamo. Trovare la forza lavoro e le risorse per operare è la chiave per l’occupazione e l’economia locale. Soprattutto perché la gente qui è attaccata al proprio territorio. Stiamo cercando di fare qualcosa di mano nella mano per candidati e reclutatori, per promuovere una buona salute economica, altrimenti il sistema è morto sul nascere”.
“Cerchiamo di fare qualcosa di fatto a mano per candidati e reclutatori.”
Un progetto vasto, se mai ce n’è stato uno, quando sappiamo che la missione principale di France Travail è accompagnare le persone lontane dal lavoro, in difficoltà, che hanno un reale bisogno di sostegno. La legge sulla piena occupazione entrata in vigore il 2 gennaio 2025 ingrosserà le fila, poiché tutti i beneficiari RSA saranno registrati presso France Travail e tenuti a lavorare in media 15 ore settimanali come parte degli obblighi reciproci con l’organizzazione (al momento fine del 2024, France Travail Chaumont contava il 20% dei beneficiari registrati del Reddito di Solidarietà Attiva).
Non diciamo più cercatori ma indigenti
Il focus è cambiato nella terminologia, non diciamo più “in cerca di lavoro” ma “indigente”, il che giustificherebbe un rafforzamento dei requisiti statali per compensare la mancanza, e mettere da parte la nozione di scelta, o di propria iniziativa. Emmanuel Jacob all’inizio dell’anno non riesce a tracciare prospettive chiare, non essendoci ancora nulla di concreto: “Si tratta di una legge, di un contratto di assunzione, che è gestito dallo Stato (la Prefettura), dal Consiglio dipartimentale (che gestisce i beneficiari della RSA), Consiglio Regionale se necessario, e noi. I comitati locali non sono ancora stati formati, quindi non ho ancora la minima idea del numero di ulteriori iscritti che arriveranno, né dei termini chiari del compenso settimanale richiesto ai beneficiari. »
Una controparte della RSA
Perché di questo si tratta, di una contropartita del compenso mensile percepito, che può concretizzarsi in diversi modi: servizio in azienda, semplice immersione (stage), o passaggi di formazione professionale. Si noti inoltre che tali obblighi sono ora obbligatori per tutti i membri del nucleo familiare interessato, non solo per il beneficiario stesso. “È inutile urlare prima che faccia male, il personale aggiuntivo e i costi li conosceremo col tempo. Saranno decisivi i comitati locali, le nostre squadre si stanno preparando da diversi mesi. »
Emmanuel Jacob ricorda intanto che, se la situazione occupazionale è attualmente buona e stabile per Chaumont, l’incontrollabile situazione economica francese costringe a dare cifre “con il mignolo bagnato”, che restano individui dilaniati dalla vita non occupabili, e che si aspetta da questa legge molteplici ponti di partenariato per mettere in comune soluzioni di sostegno: “Le nostre porte sono aperte e spero in mani tese per il 2025”.
Elisa Silvestro
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