Dopo una prima serie nel 2021 (Parigi, Lione, Marsiglia, Nizza, Tolosa, Montpellier, Roue, Reims, Grenoble, Saint-Etienne, Clermont-Ferrand e Strasburgo), Dijon Métropole ne fa parte dal 1È Gennaio 2025, della seconda ondata di città francesi integrate nel club ZFE (zone a basse emissioni), con una ventina di altre città come Nantes, Orléans, Tolone, Pau, Metz e persino Lille.
Una deroga per i veicoli più inquinanti, per il momento…
Secondo la legge, queste ZFE impongono restrizioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti nelle città con più di 150.000 abitanti. Con sfumature, però, a seconda del livello di inquinamento osservato in loco. Per quanto riguarda Digione, la zona delimitata comprende 140.000 abitanti, distribuiti su dieci comuni che non sono coperti integralmente: Dijon, Chenôve, Ahuy, Longvic, Marsannay-la-Côte, Daix, Plombières-lès-Dijon, Saint-Apollinaire, Fontaine- lès-Digione e Talant. Escluse la tangenziale Est e la LiNo.
Infatti, questa entrata in vigore avrebbe dovuto escludere dalla ZFE di Digione tutti i veicoli etichettati Crit’air5+. Vale a dire il più inquinante. Ma viste le poche automobili che ciò rappresenta e la qualità dell’aria nella zona di Digione, considerata “buona”, gli eletti metropolitani hanno attivato un’esenzione, come la legge li autorizza a fare, per non escludere nessun veicolo ZFE. Di conseguenza, tutti potranno continuare, nonostante la legge, a viaggiare all’interno della Métropole di Digione. Almeno fino all’1È Gennaio 2026, data di scadenza dell’esenzione.
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