Pubblicato il 25/12/2024 15:04
Aggiornato il 25/12/2024 15:41
Tempo di lettura: 1min – video: 2min
Dieci giorni dopo il devastante passaggio del ciclone Chido, il Natale dei Mahorai non è così gioioso come al solito. Ma il piacere di stare insieme e la solidarietà sono molto presenti.
A volte la magia del Natale si riduce al sollievo di ritrovarsi sani e salvi. Siamo in una delle due sole chiese di Mayotte (Oltremare), dove la maggioranza degli abitanti sono musulmani. Uno dei pochi edifici quasi intatti, ma nella mente delle persone rimane ancora l'ombra del ciclone. “Non abbiamo davvero il coraggio di festeggiare. Cerchiamo di dirci che è un giorno felice, ma con tutto il contesto è un po' più complicato”.confida un fedele. Nessuna messa di mezzanotte a causa del coprifuoco, quindi mercoledì mattina i fedeli sono arrivati numerosi.
Un Natale all'insegna della sobrietà e della solidarietà, con alcune donazioni di giocattoli e riso per le vittime. E, soprattutto, il semplice piacere di ritrovarsi. “Ero giù di morale, quindi mi fa sentire bene”spiega un residente. Il rumore del generatore ha sostituito i canti natalizi, ma a tavola c'è ancora il foie gras e in tutti la gratitudine di esserci. Una breve pausa e una ventata di speranza su un'isola dove c'è ancora molto da ricostruire.
Guarda il rapporto completo nel video qui sopra.
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