Un terribile incidente è avvenuto sabato 21 dicembre intorno alle 22.30 sull'autostrada A 709 tra Montpellier e Nîmes, nei pressi di Saint-Aunès. Sono morte due persone: il conducente di una motocicletta, di 30 anni, residente a Castries, e il suo passeggero, di 17 anni, di Saint-Just. L'indagine continua.
Poiché l'incidente mortale avvenuto sabato 21 dicembre intorno alle 22,30 sull'autostrada A709, in direzione Montpellier-Nîmes, vicino all'uscita n. 28 “Vendargues-Baillargues”, e che ha coinvolto un veicolo della gendarmeria dell'Hérault, “Sono stati impiegati tutti i mezzi di indagine necessari per far luce sullo svolgersi di questo tragico evento”precisa Laurent Fekkar, sostituto procuratore, su richiesta di Mezzogiorno libero.
Dovete sapere che da domenica mattina la procura di Montpellier ha affidato la direzione delle indagini all'ufficio di investigazione giudiziaria (BEJ) dell'Ispettorato generale della gendarmeria nazionale (IGGN), un servizio di investigazione giudiziaria con competenza nazionale specializzata indagini interne e posto sotto la direzione di un magistrato, “al fine di fornire ogni garanzia di completezza e obiettività dell’indagine”.
Una decina di investigatori del servizio situato a Malakoff (92) e del distaccamento di Montpellier sono stati impegnati nelle prime ore successive all'incidente. È questo servizio che garantirà lo svolgimento delle indagini per tutta la durata dell'indagine.
139 km/h invece di 90, senza patente né assicurazione
La sera della tragedia, sembra che fosse iniziato un inseguimento dopo il casello di Saint-Jean-de-Védas tra un veicolo di pronto intervento della gendarmeria tipo alpino a bordo del quale si trovavano due soldati e una motocicletta, guidato da un 30-. Castriote, ventenne, senza patente né assicurazione, accompagnato da una ragazza di 17 anni di Saint-Just.
La motocicletta era stata appena controllata lì ad una velocità di 139 km/h su un asse limitato a 90 km/h. Cosa è successo a diciotto chilometri di distanza? E' troppo presto per dirlo. Una cosa è certa, il pilota e il suo passeggero sono morti dopo una pesante caduta. Quanto ai due militari a bordo dell'Alpine, sono rimasti lievemente feriti.
Da notare che questo inseguimento potrebbe essere la causa di un incidente avvenuto quasi contemporaneamente poche centinaia di metri prima dello scontro mortale in cui sono rimaste ferite cinque persone in uno scontro a catena che ha coinvolto diversi veicoli.
Determinare l'esatto andamento dell'incidente
E Laurent Fekkar ha chiarito: “Gli accertamenti tecnici sono stati effettuati, a partire da sabato sera, dagli specialisti dell'identificazione criminale di Montpellier incaricati di prelevare i primi campioni e di conservare le tracce, gli indizi e gli elementi materiali che permetteranno di comprendere cosa sia realmente accaduto”.
Queste operazioni tecniche saranno completate e approfondite dagli specialisti dell'Istituto di ricerca criminale della Gendarmeria Nazionale (IRCGN) e, in particolare, dai suoi esperti del dipartimento “veicoli” situato nella regione parigina. Questi specialisti effettueranno tutti gli esami scientifici necessari basandosi sull'analisi dei veicoli, della scena dell'incidente, delle tracce e degli indizi, “al fine di ricostruire per quanto possibile l'esatto svolgimento dell'incidente e di determinare le rispettive implicazioni dei diversi veicoli incidentati“.
Alla luce dei primi accertamenti e rilievi tecnici, e contrariamente a quanto si ipotizzava all’indomani della tragedia, “viene messa in dubbio la tesi di uno scontro diretto tra il veicolo della gendarmeria e la motocicletta delle due vittime”conclude il magistrato. L'indagine continua.
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