Par
Jérôme Cavaretta
Pubblicato il
25 dicembre 2024 alle 16:46
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IL sobrietà energetica non ha detto la sua ultima parola. A riprova, l'agglomerato di Cergy-Pontoise (Val-d'Oise) ha appena effettuato il chiusura dei sei piscine del territorio, di cui cura la gestione, da lunedì 16 dicembre 2024 a domenica 12 gennaio 2025 compresi. Obiettivo: rintracciare le economie,
Sono presi di mira: i bacini dell'Ax Majeur e del Parvis (così come il bacino del Nord) a Cergy, Louvrais a Pontoise, Hautil a Vauréal, Cavée a Eragny-sur-Oise e infine Eguerets a Jouy-le-Moutier.
“Questo periodo target corrisponde infatti a una minore frequentazione delle piscine durante l’anno mentre il consumo energetico è più elevato”, precisa l’agglomerato che stima che “la cessazione delle attività” durante l’inverno 2022-2023 di tutte le piscine del l'ex Città Nuova ha permesso di ottenere un “sostanziale risparmio di 184.000 euro”.
“Questa chiusura permette inoltre di effettuare numerosi lavori di manutenzione essenziali per il buon funzionamento di questi stabilimenti”, sottolinea l'intercomunità. È il caso delle piscine Parvis, Ax Majeur e Louvrais dove la pausa invernale consentirà “svuotamento, pulizia e piccola manutenzione delle piscine. »
“Risparmi sostanziali”
“Oltre al classico svuotamento e pulizia annuale di tali vasche, si aggiungeranno, a seconda dello stabilimento, interventi mirati quali: riparazione o cambio dei telai delle porte, riparazione delle fughe delle piastrelle, manutenzione delle reti elettriche e di illuminazione, riparazione in verniciatura di alcune strutture, lavori legati al circuito tecnico di trattamento dell'acqua (filtrazione, regolazione della temperatura, ecc.)… Tanto lavoro svolto per garantire il miglior funzionamento delle vostre piscine non appena riapriranno”, indica l'agglomerato.
La chiusura delle piscine è la continuazione del piano di risparmio energetico lanciato nel 2022 dall'agglomerato di Cergy-Pontoise. Le principali misure, adottate nell'ambito di questo sistema a seguito dell'esplosione dei prezzi dell'energia, riguardano l'illuminazione pubblica, la chiusura delle piscine nei periodi di scarsa affluenza e la riduzione della temperatura in tutte le strutture comunitarie. Tre settori presi di mira perché da soli rappresentano oltre l'80% della spesa energetica dell'ex Città Nuova.
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