L'ex allenatore del Club Brugge Carl Hoefkens sta finalmente vivendo una stagione segnata dalla stabilità. A differenza delle sue precedenti esperienze, in cui è stato esonerato dalla pausa invernale, ora può guardare al futuro con serenità.
Licenziato da Bruges il 28 dicembre e dallo Standard de Liège il 31 dicembre, Carl Hoefkens ricorda questi momenti difficili. “Sono state situazioni assurde, soprattutto l’ultima. Ma con Vincent Mannaert c’è sempre molto rispetto”, confida Gazzetta di Anversa.
Ora alla guida del NAC Breda in Olanda, Hoefkens apprezza una cultura diversa, in particolare per quanto riguarda la pazienza dei club con i loro allenatori. “In Olanda ci vuole più tempo. In Belgio, con i play-down tra quattro squadre, la pressione è enorme. Anche se siamo ottavi con un comodo vantaggio, giochiamo con una spada di Damocle sopra la testa. È incomprensibile. “
Di fronte ai timori dei tifosi del NAC che temono la partenza del proprio allenatore per un club più prestigioso, Hoefkens vuole essere rassicurante. “Per ora non succederà. Voglio finire la stagione qui. Sono soddisfatto, mi trovo bene in questa grande squadra”.
Nonostante la sua partenza, Carl Hoefkens rimane legato al Club Brugge e segue da vicino le sue prestazioni europee. È orgoglioso dei giovani talenti che ha contribuito a sviluppare durante il suo mandato.
“Vedere che il progetto che abbiamo lanciato sta dando i suoi frutti è una grande soddisfazione, De Cuyper, Seys, Talbi… Ho trascorso ore sul campo con loro”, racconta. “E la nuova generazione, con giocatori come Kaye Furo e Jessi Da Silva, che ho anche allenato da vicino, promette molto, sono convinto che anche loro ce la faranno”.
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