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Tentano di sfrattare l'occupante abusivo da una casa, un morto e uno gravemente ferito

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Un uomo che occupava illegalmente una casa a Palaiseau (Essonne) è stato incriminato e posto in custodia cautelare domenica 22 dicembre, dopo aver ferito mortalmente uno dei suoi aggressori con una sciabola e ferito gravemente un altro. I fatti sono avvenuti nella notte tra venerdì e sabato, quando tre uomini hanno tentato di allontanarlo con la forza.

Questi tre uomini erano dipendenti di un direttore d'azienda che aveva recentemente acquistato il padiglione. Quest'ultimo si è recato sul posto venerdì pomeriggio per chiedere al figlio degli ex proprietari di lasciare il locale, senza successo. In serata, dopo un pasto aziendale ubriaco, tali dipendenti, in stato di ubriachezza, hanno deciso di costringere l'occupante ad abbandonare il locale. Equipaggiati con attrezzi, hanno sfondato la porta d'ingresso, sono entrati nel padiglione e hanno sfondato la porta della camera da letto dove dormiva l'aggressore. Secondo l'accusa lo avrebbero poi aggredito, colpendolo più volte al volto.

La seconda vittima ancora tra la vita e la morte

L'occupante, un uomo sulla quarantina, ha poi afferrato una sciabola, arma cerimoniale presente sul posto, e ha colpito all'addome due dei suoi aggressori. Il primo è morto sul colpo. Il secondo, gravemente ferito, è riuscito a fuggire, ma la sua prognosi è rimasta grave domenica sera dopo il suo trasferimento all'ospedale del Cremlino-Bicêtre (Val-de-Marne). Il terzo uomo, rimasto illeso, si è allontanato dalla scena e ha allertato la polizia.

Al loro arrivo, gli agenti di polizia della brigata anticrimine (BAC) hanno constatato la morte del primo aggressore. L'autopsia ha confermato che era stato ferito a morte da un'arma compatibile con la sciabola rinvenuta sul posto.

L'occupante della casa è stato preso in custodia dalla polizia prima di essere presentato al giudice istruttore. È stato incriminato per “omicidio volontario” e “tentato omicidio” prima di essere posto in custodia cautelare.

Incriminato anche il terzo aggressore, sospettato di “violenza aggravata” per la sua partecipazione alla spedizione punitiva. Tuttavia, è stato rilasciato sotto controllo giudiziario. Per contro, il fermo dell'imprenditore, che non aveva partecipato direttamente ai fatti, è stato revocato senza che contro di lui fosse mossa alcuna accusa.

Le indagini continuano per accertare le circostanze esatte di questa spedizione notturna e stabilire le responsabilità di tutti. È stata aperta un'indagine giudiziaria.

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