La cerimonia di dedicazione del libro “Sette lunghi anni del Presidente politico alla guida del Senegal, febbraio 2012-febbraio 2019” e del Volume II intitolato “Il secondo e ultimo mandato del Presidente politico alla guida del Senegal, il 2 aprile, 2019-2 aprile 2024” di Mody Niang è stata l'occasione per l'autore di elaborare un giudizio intransigente sui “fallimenti” di Macky Sall riguardante il buon governo e il mantenimento dello Stato di diritto.
La cerimonia di inaugurazione del libro di Mody Niang intitolato “Sette lunghi anni del presidente politico alla guida del Senegal, febbraio 2012-febbraio 2019” e del volume II intitolato “Il secondo e ultimo mandato del presidente politico alla guida del Senegal, 2 aprile 2019-2 aprile 2024” si è svolto sabato scorso a L'Harmattan Senegal. I vari relatori hanno tutti accolto positivamente il lavoro di analisi critica sui due mandati di Macky Sall, evidenziando gli eccessi nella governance, il ricorso alla corruzione e al nepotismo. Senza dimenticare, sottolineano i relatori, le numerose violazioni delle libertà pubbliche e le minacce allo Stato di diritto durante i suoi 12 anni al potere. Ricordiamo che questi due lavori, che raccolgono i suoi contributi pubblicati sulla stampa, tra il 2012 e il 2024, propongono diverse piste di riflessione riguardanti il rapporto delle nostre élite politiche con la cosa pubblica, la consapevolezza dei cittadini sulla buona cittadinanza e la rispetto dei principi democratici. Il primo libro, “Sette lunghi anni del presidente politico alla guida del Senegal, febbraio 2012-febbraio 2019”, si concentra sul primo mandato di Macky Sall. In quest'opera di oltre 600 pagine, l'autore ritorna sulle contraddizioni tra gli impegni iniziali del presidente Sall e la sua politica segnata dalla mancanza di trasparenza.
Quanto al “Secondo e ultimo mandato del presidente politico alla guida del Senegal, 2 aprile 2019-2 aprile 2024”, che conta 473 pagine, si tratta, come indica il nome, dell’ultimo mandato quinquennale di Macky Sal. Attraverso quest'opera, Mody Niang, sottolinea la prefazione, Mamadou Abdoulaye Sow, non cerca di guidare il lettore, ma lo invita a riflettere su questioni relative alla gestione pubblica. Questo libro, riferisce, porta i cittadini a mettere in discussione lo stato di diritto e il rapporto delle nostre élite politiche e amministrative con gli affari pubblici. Secondo il professor Babacar Diop detto Bouba, le analisi di Mody Niang aiutano a trovare risposte ad alcune domande riguardanti il buon funzionamento della nostra democrazia e il buon governo. “Possiamo trovare, nella seconda opera, la sincerità e l'apertura dell'autore così come i suoi inviti alla vigilanza, all'ottimismo, nonostante gli avvertimenti, le minacce contro la deviazione degli obiettivi.
Gestione dei fondi pubblici
L’analisi dei cento articoli raccolti in quest’opera mostra che l’autore collega diversi aspetti che riguardano la governance politica, economica e sociale dall’avvento del presidente Abdoulaye Wade», dichiara lo storico. Al di là della politica, sottolinea l'egittologo, i libri di Mody Niang invitano a riflettere su altri temi come l'istruzione, i rapporti tra intellettuali e poteri religiosi nonché questioni internazionali come il conflitto israelo-palestinese. Da parte sua, il commissario divisionale in pensione Boubacar Sadio, che ha presentato i due libri, saluta la forma e la trama delle due opere che, secondo lui, rispettano la promessa di una presentazione sintetica incentrata su temi come l'incivismo e l'indisciplina che l'autore descrive come una ferita aperta nel cuore della nostra Repubblica.
“Bisogna anche riconoscere che tutti i regimi successivi hanno fallito nel formare una mentalità cittadina e una coscienza civica. Inoltre, Mody Niang, attraverso i suoi scritti, apre alcune strade di riflessione su questi temi”, sottolinea Sadio. “I due libri, inoltre, fanno luce anche sul clima di terrore che regnava alla fine dell'ultimo mandato di Macky Sall, segnato dalla violenta repressione esercitata dalle forze di difesa e di sicurezza sulle popolazioni nonché dalla presenza illegale di delinquenti accanto a queste ultime per sopprimere l'opposizione. Senza dimenticare la serie di scandali riguardanti i fondi Covid-19, l’affare da 94 miliardi di FCFA e la predazione del territorio”, afferma. Secondo l'ex direttore della Polizia Municipale di Dakar, l'autore, al di là dell'aspetto critico nei confronti dell'ex Presidente per quanto riguarda il suo passato intangibile, vuole, in modo deciso e incontestabile, contribuire al risveglio delle coscienze, alla rivoluzione nel mondo mentalità dei nostri connazionali, aggiunge Boubacar Sadio.
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