La Coupe de France segna la fine dell'anno 2024 per i club francesi, compreso il LOSC che si opponeva all'FC Rouen. I Normanni ringraziarono anche il loro avversario per la ricetta.
Le partite nel fango, le maglie del Crédit Agricole, le imprese dei Petits Poucets… Tutto questo fa il fascino della Coupe de France che, in questa stagione, conclude l'anno solare. I 18 club d'élite stanno lottando per convalidare la qualificazione agli ottavi. Alcuni sono già caduti nel dimenticatoio, come il Montpellier HSC e il Le Havre AC. Oltre a queste avventure, la condivisione della ricetta è un argomento che fa notizia stagione dopo stagione.
Come avviene ciò in pratica?
Secondo il regolamento della Federcalcio franceseorganizzatore della competizione, i ricavi vengono divisi equamente tra i due club coinvolti. Questi vengono calcolati in modo semplice. Basta rimuovere l'IVA (5,5%) dai ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti e dai contributi salariali dovuti al personale presente il giorno della partita. I due gruppi si dividono poi le entrate al 50%.
Questa regolamentazione non è però un obbligo, spesso messo in ombra da un'abitudine maturata per anni. La tradizione della Coupe de France prevede che i club professionistici cedano la loro quota di ricavato dai biglietti ai club dilettantistici, cosa che il LOSC ha fatto questo venerdì dopo la partita giocata a Rouen. La direzione della Normandia ha comunicato su questo argomento questa domenica.
“L'FC Rouen 1899 desidera inviare i suoi più sinceri ringraziamenti al LOSC e al suo presidente Olivier Létang per il loro gesto straordinario in occasione del nostro incontro alla Coupe de France. Rinunciando alla loro quota di entrate, dimostrano un ottimo spirito di correttezza. Vi auguriamo un ottimo finale di stagione e speriamo che le nostre strade si incrocino nuovamente”si legge in un tweet pubblicato sull'account dell'FC Rouen 1899 X.
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