Infatti, contattato dal quotidiano EnQuête, il responsabile delle comunicazioni della Segreteria di Stato per i senegalesi all'estero ha comunicato di non aver ricevuto alcuna segnalazione in merito a tale questione.
Secondo lui, se tra le vittime ci fossero dei senegalesi, le autorità francesi avrebbero informato l'ambasciata senegalese in Francia. Ha aggiunto che il Senegal comunicherà la situazione e fornirà assistenza se la presenza delle vittime senegalesi fosse confermata.
L'ADHA deplora questo atteggiamento considerato di attesa. L'organizzazione afferma di aver raccolto testimonianze attendibili che confermano l'entità del disagio dei cittadini senegalesi a Mayotte. Tra queste testimonianze, quella del professor Serigne Khadimou Rassoul Thiam, senegalese residente a Mayotte, che ha incontrato il 18 dicembre il presidente francese Emmanuel Macron. Secondo lui, nessun rappresentante ufficiale senegalese è finora entrato in contatto con questi senegalesi in difficoltà. Può essere raggiunto al numero + 262 639 65 34 55. La ONG persiste
Richiamati i doveri costituzionali e diplomatici
L'ADHA ricorda che lo Stato senegalese ha l'obbligo di proteggere i propri cittadini, in virtù:
Articolo 8 della Costituzione senegalese, che garantisce la tutela dei diritti del popolo senegalese, ovunque si trovi;
La Convenzione di Vienna del 1963, che impone alle rappresentanze diplomatiche di vigilare sui propri cittadini;
Del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, che impegna gli Stati a rispondere alle crisi che colpiscono i loro cittadini.
L'organizzazione ritiene inaccettabile che, nonostante le ingenti risorse, la Segreteria di Stato per i senegalesi all'estero non sia stata proattiva in questo contesto di emergenza.
Un appello alla solidarietà e all’azione immediata
L’Ufficio Esecutivo di Azione per i Diritti Umani e l’Amicizia (ADHA) lancia un appello urgente alle autorità senegalesi, in particolare al Presidente della Repubblica, affinché esprimano pubblicamente compassione e solidarietà con questi connazionali, adottando misure concrete per aiutarli.
L'organizzazione ricorda che la protezione del popolo senegalese, sia in patria che all'estero, è una responsabilità fondamentale dello Stato.
“Questo silenzio, di fronte a un disagio umanitario così acuto, evidenzia un fallimento che necessita urgentemente di essere corretto. » Carica la ONG
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