Sotto la pensilina dell'autobus in Place de la République a Vannes, Francine è paziente, impassibile. L'anziana signora, venuta a fare la spesa sabato 21 dicembre, «aspetta il suo autobus da due ore esatte, per tornare a Saint-Nolff, sulla linea 8». Dal suo posto di vedetta, ha visto il corteo di circa 70 autisti di autobus Kicéo passare in una direzione, poi nell'altra, con gilet arancioni, il colore del sindacato del loro unico delegato, il CFDT. Una manifestazione storica sullo sfondo delle sirene da nebbia, nel centro della città. “Sono andato a parlare con uno dei manifestanti. Non è per aumentare i loro stipendi ma per le loro condizioni di lavoro. Non colpiscono per piacere. Sono unita”, assicura Francine.
“Vieni a guidare gli autobus con noi”
All'interno del corteo, Franck Sturm, un autista, ha afferrato il megafono. “Vieni a guidare gli autobus con noi”, suggerisce ai passanti di rue Thiers, molti dei quali guardano la manifestazione con occhi stanchi o irritati. Per gli attaccanti c'è un prima e un dopo gennaio 2024, data del loro arrivo alla guida di Transdev. Da allora, “se vogliamo rispettare i tempi di viaggio, dobbiamo eliminare le pause”, osserva Franck Sturm.
È colpa del traffico, dei lavori, dei tempi di percorrenza annunciati che non corrispondono alla realtà? “È tutto questo allo stesso tempo”, crede. I tempi non sono adatti, c'è traffico e anche i rischi: stiamo evitando decine di incidenti al giorno, dall'inizio dell'anno ne abbiamo avuti quattro. Siamo stressati. Non possiamo accelerare e l’autobus non passerà sopra i veicoli”.
Le proposte di Kicéo attese questo giovedì
Con circa 70 scioperanti, secondo François Tabourot, delegato del sindacato Kicéo, la mobilitazione è stata equivalente a quella di lunedì scorso. “Le trattative di venerdì mattina con la direzione di Kicéo si sono svolte in uno stato d'animo costruttivo”, precisa, con una svolta, l'imminente assunzione di un responsabile di officina meccanica. Per quanto riguarda il punto centrale, la revisione dei tempi di viaggio, “il management dovrebbe presentarci le sue proposte giovedì prossimo”.
Solo sulle linee 4 e 7. “Chiedo di vedere. Ci credo in buona fede”, aggiunge. Le altre linee verrebbero rielaborate per l'inizio dell'anno scolastico 2025, compresa la linea 8, di cui è tornata sul tavolo la possibile suddivisione in due.
Gli scioperanti chiedono garanzie per accettare questi mesi di attesa: «che i nostri tempi di pausa figurino nero su bianco sui ruoli di turno, e siano rispettati». Fino a giovedì 26 dicembre proseguirà lo sciopero frazionato.
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