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Una donna di 70 anni è stata uccisa questo sabato mattina a Montjoire, vicino a Tolosa, da suo zio armato di fucile. L'assassino si è poi suicidato. Un dramma, a pochi giorni dal Natale, che solleva non pochi interrogativi.
A Montjoire (Alta Garonna), piccola e discreta cittadina ai margini della foresta di Pinguente, questo sabato mattina, poco prima delle 8, è avvenuta una tragedia. Un uomo arrivò in una casa isolata, poco fuori Chemin de Layrac. In casa, ha subito aperto il fuoco su Anne, 70 anni. Il compagno di questo pensionato, presente nella stanza, non ha fatto in tempo a reagire per evitare la tragedia.
“Era una donna discreta che non faceva parlare di lei. Era andata in municipio per convertire la pensione del marito defunto. Soprattutto combatteva con grande coraggio il cancro. Quello che è successo è drammatico e incomprensibile”, confida Isabelle Gousmar, sindaco di Montjoire.
L'assassino si suicida
L'uomo che impugnava il fucile utilizzato non è un estraneo poiché è lo zio della vittima. Un familiare di 76 anni che vive a pochi chilometri dal luogo della tragedia, dall'altra parte del Tarn. Pochi minuti dopo aver ucciso la nipote, si è ucciso con la sua stessa pistola nel vialetto che portava alla casetta.
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I servizi di emergenza, i vigili del fuoco e la squadra dello Smur 31 sono stati allertati molto presto dalla testimonianza della tragedia ma il medico di Samu ha potuto constatare solo la morte di due persone. L'uomo che aveva condiviso la vita di Anne per diversi mesi, un settantenne, molto sotto shock, è stato soccorso dai servizi di emergenza. Non è stato preso di mira dall'assassino.
I primi ad intervenire sono stati i gendarmi della comunità brigata dell'Unione. Insieme ai tecnici delle indagini penali hanno collaborato anche gli investigatori di turno della brigata di ricerca della compagnia di Tolosa-Saint-Michel. Il sostituto procuratore, in servizio a Tolosa, si è recato a Montjoire per dirigere le prime azioni investigative.
Gelosia, eredità, tutto è possibile
“A priori, siamo di fronte ad un omicidio seguito da un suicidio. Il testimone diretto di questi fatti è ascoltato dai gendarmi, spiega il magistrato. La sua testimonianza sarà necessariamente importante per chiarire le circostanze dei fatti”. All'inizio della settimana è prevista l'autopsia delle due vittime presso l'istituto forense di Purpan.
Nelle prime ore delle indagini, durante i sopralluoghi dei tecnici delle indagini penali, il movente è rimasto incomprensibile. “Sembra un delitto passionale”, dicono gli osservatori. Ma tra uno zio e una nipote, entrambi settantenni, è difficile immaginare una passione folle.
L'uomo che presumibilmente ha sparato ad Anne era geloso del nuovo compagno di questa donna malata? Oppure una questione di eredità? L'indagine dovrà intervistare i membri della famiglia, di cui possiamo immaginare il disagio e la tristezza, per chiarire i rapporti di una famiglia che fino ad allora non aveva avuto storia.
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