L’annuncio suscitò stupore tra i deputati dell’Assemblea nazionale. Senza precedenti, la presidenza del gruppo di amicizia Francia-Marocco dovrebbe ritornare al Raduno Nazionale. “È un accordo tra i gruppi Renaissance e RN”, ha dichiarato Mathieu Lefèvre. Il deputato macronista ha negoziato direttamente con il deputato di estrema destra Laurent Jacobelli, ci dice una fonte al parlamento francese.
I due partiti, che giocano a “ti amo, io neanche” dalla legge sull’immigrazione di fine 2023, hanno deciso di condividere i gruppi parlamentari di amicizia. Quello con il Marocco è il più ambito, spiega la nostra fonte. “Una volta effettuata la distribuzione, spetta al partito designato scegliere il deputato che presiederà il gruppo di amicizia da parte francese. Se la RN ottiene la presidenza del gruppo Francia-Marocco, è probabile che Marine Le Pen o Sébastien Chenu vengano spinti alla sua testa», precisa, preoccupata per la sorte di questo gruppo di amicizia essenziale per il lavoro della diplomazia parlamentare i due paesi.
Il rischio, infatti, è che la questione della sicurezza e quella dell’immigrazione (due temi cari all’estrema destra) scalzino altri temi importanti per i marocchini in Francia e per le loro famiglie.
Questo allineamento con i temi della campagna elettorale della RN sarebbe aggravato dal ritiro dei deputati dagli altri gruppi parlamentari. Infatti, «quando un gruppo di amicizia è presieduto dal RN, gli altri partiti preferiscono disertarlo», ci spiega la nostra fonte. Così, il lavoro del gruppo di amicizia Francia-Marocco, così essenziale in passato, potrebbe vedersi svuotato della sua sostanza. Un peccato visto che il presidente Macron aveva insistito sulla diplomazia parlamentare tra Rabat e Parigi durante la sua visita ufficiale in Marocco. Cosa ne pensa Yaël Braun-Pivet, presidente dell’Assemblea nazionale, attualmente in visita in Marocco?
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