Si tratta di un progetto enorme ed essenziale che si realizza tra i comuni di Riotord (Alta Loira) e Saint Régis du Coin (Loira) via Marlhes (Loira): un sito per l'interramento di linee elettriche di media tensione. Cantiere “essenziale”, perché con i cambiamenti climatici e i temporali sempre più violenti, uno dei modi per garantire l’approvvigionamento elettrico è quello di interrare le linee. Proprio in questo sito sono presenti 16 chilometri di cavi da interrare per sostituire dodici chilometri di linee aeree. Il nuovo cavo servirà 3.800 clienti e l'opera è costata 1,6 milioni di euro.
Questo settore non è stato scelto a caso, come spiega Valérie Castex, direttrice territoriale di Enedis nell'Alta Loira: “Abbiamo un ampio database di tutti gli incidenti che abbiamo in rete. Ci fornisce carte colorate, dal verde, blu, giallo, rosso, al nero. E quando succede, diventa nero, rosso, iniziamo a dirci che c'è un problema reale e bisogna investire”. Il processo decisionale richiede dai tre ai quattro anni per avere le autorizzazioni e anche i bilanci. L'anno scorso Enedis ha investito 3 milioni di euro nell'Alta Loira e la stessa cifra sarà pari nel 2025.
Tuttavia, degli 11.000 chilometri della Rete Altigriana, non tutte le linee possono essere interrate. “Dipende dal terreno”precisa Valérie Castex, “Quando si colpisce la roccia vulcanica, è molto duro. Dipende anche dall'ambiente, ma si può passare sotto una strada, sotto un fiume, una pista SNCF… Tutto quello che non vuoi che si rompa, possiamo fare perforazioni direzionali”.
Adattamento ai nuovi rischi climatici
Le recenti alluvioni del 17 ottobre hanno dimostrato che, purtroppo, far passare i cavi sottoterra non li protegge al 100%. A Chambon-sur-Lignon, ad esempio, una linea sepolta sotto il Lignon è stata distrutta: “Non c'era mai stato niente, ma il Lignon è uscito dal suo letto ed è diventato un torrente, ha scavato più di due metri, dove avevamo la nostra linea. Anche sulle rive della Loira, avevamo dei sostegni che erano portati via dall'acqua Prima nell'Alta Loira c'era solo la neve, ora c'è molto vento e possono esserci delle inondazioni..
Le squadre di Valérie Castex stanno quindi effettuando ricerche per trovare le migliori soluzioni per il futuro, in particolare con le nuove attrezzature: “Nell'Alta Loira, ad esempio, non abbiamo più i fili scoperti, adesso utilizziamo cavi intrecciati, molto più resistenti e rivestiti da una guaina protettiva. Questo vale oggi, ma tra dieci anni forse avremo nuove tecnologie”.
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