Ziguinchor, 6 dic. (APS) – Il segretario generale nazionale dell’Unione Autonoma dell’Istruzione Superiore (SAES), David-Célestin Faye, ha chiesto, venerdì, la riapertura e la ripresa, “al più presto possibile”, dell’insegnamento all’Università Assane Seck a Ziguinchor (sud).
Il signor Faye era in visita a questa università per informarsi sulla situazione prevalente lì, dopo lo sbalzo d’umore dei suoi studenti.
Venerdì scorso hanno proclamato uno sciopero a tempo indeterminato per chiedere il completamento dei lavori di dodici anfiteatri intrapresi dal 2015, l’accoglienza di un padiglione da 1.000 posti letto e di un ristorante “degno di questo nome”.
È stato ricevuto giovedì dal rettore della UASZ, il professor Alassane Diédhiou, e da altre autorità di questa università.
Durante l’intervista, David-Célestin Faye ha affermato di aver chiesto al rettore di lavorare il più rapidamente possibile per riaprire l’Università Assane Seck di Ziguinchor.
“Chiediamo che il sito venga messo in sicurezza per poter riprendere l’insegnamento e l’apprendimento”, ha detto Faye, a margine di una conferenza stampa tenutasi questo venerdì presso l’Università Assane Seck di Ziguinchor.
“Siamo venuti per vedere la situazione che prevale in questa università. Ed è un sentimento di desolazione che ci guida, perché un’università senza i suoi studenti, senza i suoi docenti e senza il suo personale amministrativo non è un’università”, ha lamentato.
Per lui “l’Università Assane Seck di Ziguinchor non dovrebbe vivere la situazione che ha dovuto vivere in passato l’Università Cheikh Anta Diop di Dakar”.
“Dobbiamo evitare questi errori. Dobbiamo fare di tutto per mettere in sicurezza questa università e riprendere le lezioni”, ha insistito David-Célestin Faye.
Ha invitato il ministro dell’Istruzione superiore, della ricerca e dell’innovazione, Abdourahmane Diouf, a rispettare “i suoi impegni per il bene di tutti lavorando per realizzare i progetti il più rapidamente possibile”.
Lo scorso novembre, il consiglio accademico dell’Università Assane Seck di Ziguinchor (UASZ) ha deciso di chiudere, “fino a nuovo avviso, il campus educativo”.
La giunta aveva chiarito che il provvedimento non riguardava il centro universitario Kolda e l’UFR 2S, che continuano la loro attività didattica, favorendo i corsi online.
L’organismo aveva inoltre deciso lo scioglimento delle associazioni studentesche, la sospensione delle loro attività di rinnovamento e lo scioglimento del coordinamento studentesco.
Queste misure seguono l’umore degli studenti della UASZ, che venerdì scorso hanno dichiarato uno sciopero a tempo indeterminato.
Chiedono così il completamento della costruzione di dodici anfiteatri iniziata nel 2015, l’accoglienza del padiglione da mille posti letto e un ristorante “degno di questo nome”.
MNF/ASG/BK
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