Dakar, 3 dic. (APS) – Sarà presto istituito un comitato composto da specialisti e attori senegalesi e marocchini per supervisionare la gestione amministrativa, finanziaria e gli aspetti legati al mantenimento della Grande Moschea di Dakar, ha annunciato martedì in APS, il L’ambasciatore del Marocco in Senegal, Hassan Naciri.
”Abbiamo creato un direttorio marocchino-senegalese che inizierà i suoi lavori nelle prossime settimane. Si tratta di una struttura che sarà incaricata di gestire gli aspetti amministrativi, finanziari e gli aspetti legati alla sicurezza e alla manutenzione dell’edificio religioso”, ha indicato in particolare durante una visita alla sede dell’Agenzia di stampa senegalese (APS).
”Il consiglio lavorerà sulla manutenzione e sull’arredamento. Lavoreremo per renderlo funzionale nelle prossime settimane. Da lì in poi la moschea potrà funzionare normalmente, rispettando tutte le aspettative”, ha spiegato il diplomatico.
Ha insistito sul fatto che l’idea di istituire un tale direttorio è stata avanzata dopo le difficoltà incontrate nella Grande Moschea di Dakar, un edificio religioso inaugurato nel 1964 dal re Hassan II e dal presidente Léopold Sédar Senghor.
I problemi sono stati sollevati soprattutto durante la recente celebrazione dei 60e anniversario dell’inaugurazione di questo edificio religioso costruito con il sostegno del Regno del Marocco.
Negli ultimi anni abbiamo iniziato a notare che la moschea ha alcuni problemi di cui spetta a noi occuparci. Per questo motivo è stato creato il comitato in questione, ha suggerito l’ambasciatore marocchino.
Hassan Naciri ha assicurato che i lavori di questa struttura non si limiteranno solo alla manutenzione, aggiungendo che lo farà anche lavorare su attività culturali.
“La moschea ha anche funzioni di apprendimento della religione, e in particolare del Corano”, ha affermato, proponendo l’idea di una cooperazione tra gli enti preposti alla religione in Marocco e Senegal.
Hassan Naciri, a questo proposito, ha ricordato che 700 imam senegalesi hanno già beneficiato di una formazione in Marocco grazie alla Fondazione Mohamed VI degli Ulema africani.
Il diplomatico ha successivamente annunciato che una sessantina di altri imam in Senegal beneficeranno della stessa formazione a partire dal 2025.
AKS/SBS/ABB/ASG
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