In una nota firmata dal comandante della legione della gendarmeria per la sicurezza stradale, tenente colonnello Ibrahima Ngom, si precisa che “i classici controlli stradali, come il controllo dei documenti o quello delle merci, sono severamente vietati”. E che “la polizia stradale militare deve concentrare i propri sforzi sulla sorveglianza proattiva. A loro spetta quindi il compito di regolare il traffico individuando preventivamente le zone e le cause dei rallentamenti sulla rete stradale.
Allo stesso tempo, è stato aggiunto che “gli ufficiali e i gradi devono assicurare la presenza permanente degli agenti sulle strade pubbliche aperte al traffico veicolare per garantire la fluidità della circolazione stradale”. Questi ultimi, si legge nella nota, “assicureranno inoltre di prestare soccorso e assistenza agli utenti della strada che si trovassero in difficoltà e intraprenderanno ogni azione utile al coordinamento degli interventi in caso di incidenti e al ripristino della circolazione…”
“Tuttavia, la polizia stradale militare, in caso di allerta o di situazione eccezionale che richieda un intervento giustificato, può effettuare controlli sugli automobilisti[…]”, è stato chiarito.
Senegal
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