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Il Conservatorio Nazionale d'Arte Drammatica finalmente classificato come monumento storico!

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Il Conservatorio Nazionale d'Arte Drammatica (ex Conservatorio di ) è finalmente classificato come monumento storico, per di più nella sua interezza, comprese le sue scale Art Déco (malato. 1). Se purtroppo perdiamo alcune battaglie patrimoniali, questa entra quindi in quelle che abbiamo vinto.
1. Una scalinata Art Déco al Conservatorio Nazionale d'Arte Drammatica,

classificato come monumento storico nel 2024

Foto: Didier Rykner

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Ricordiamo di cosa si trattava: nel settembre 2018 pubblicammo un primo articolo per denunciare le minacce che pesavano su questo monumento. Se il teatro (malato. 2), costruito nel 1811 poi rimaneggiato nel corso dell'Ottocento, era giustamente classificato dal 1921, il resto dell'edificio (malato. 3 e 4), ma altrettanto importante sia dal punto di vista storico che artistico (vedi anche qui), non beneficiava di alcuna tutela. E il tutto minacciava di vendita da parte del Ministero della Cultura a causa del progetto di raggruppamento nella Cité du théâtre che doveva essere costruita nel quartiere di Batignolles.



2. Il teatro del Conservatorio Nazionale d'Arte Drammatica,

classificato come monumento storico nel 1921

Foto: Didier Rykner

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Sebbene la protezione come monumenti storici fosse stata presa in considerazione dal DRAC Île-de- nel 2011, questa non è stata realizzata. La registrazione è stata comunque ottenuta finalmente nel 2019 durante una visita alla Commissione Regionale Beni e Architettura, e soprattutto grazie ai nostri articoli. Ma la riluttanza del Ministero della Cultura riguardo alla classificazione era un po' troppo visibile (vedi memoria del 7/4/19): era stato infatti il ​​rappresentante del DRAC a votare contro questa volontà di classificazione! Temeva che ciò avrebbe ridotto il prezzo di vendita, il che è ancora paradossale per un'amministrazione incaricata della tutela dei monumenti storici (vedi articolo). Di questo blocco abbiamo avuto conferma dal ministero, che abbiamo scritto in questo articolo. E il ministero ha comunque rallentato per almeno due anni.



3. Sala delle Colonne del Conservatorio Nazionale d'Arte Drammatica

classificato come monumento storico nel 2024

Foto: Didier Rykner

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4. François-Frédéric Lemot (1771-1827)

Rilievi in ​​gesso dallo scalone del Conservatorio Nazionale d'Arte Drammatica

Classificato come monumento storico nel 2024

Foto: Didier Rykner

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È quindi Rachida Dati, che abbiamo contattato a questo proposito qualche mese fa e che ci ha confermato che lo avrebbe fatto, ad ottenere finalmente questa tanto attesa classifica.

Lettori di La Tribuna dell'Arte sappi che giudichiamo solo le azioni. E se non siamo d'accordo con il Ministro della Cultura su alcune questioni, in particolare su quella essenziale delle vetrate di Notre-Dame, resta evidente che molte pratiche del patrimonio stanno procedendo favorevolmente grazie alla sua azione volontaria. La classificazione del Conservatorio e la tutela di altri monumenti a venire [1]lo speriamo almeno (la registrazione del Palais de Caillot prima della sua classificazione, la classificazione della Torre Eiffel, ecc.), si è aggiunto pochi giorni fa il parere dell'ABF sulla Cour du Bel-Air, in gran parte dovuto alla sua azione (vedi notizia del 26/11/23). E la protezione di Parigi nel suo insieme procede: il 5 dicembre si svolgerà la prima riunione del comitato incaricato di attuare una protezione ragionata di Parigi, in particolare con il sostegno dei Siti del Patrimonio Notevole, in collaborazione con l'UNESCO (e ovviamente che coinvolge la città di Parigi). Torneremo presto più nel dettaglio su questo progetto essenziale.

Alcuni accusano Rachida Dati di portare avanti una politica in vista della sua candidatura a sindaco di Parigi. Ricorderemo innanzitutto che il ruolo di un ministro della Cultura è quello di proteggere il patrimonio e che quello di Parigi è particolarmente minacciato. E se la difesa del patrimonio parigino diventa un argomento per essere eletti a Parigi, non possiamo che rallegrarci.

Approfitteremo di questa vittoria anche per sottolinearlo La Tribuna dell'Arteinsieme alle associazioni di tutela del patrimonio, contribuisce alla sua difesa. Gli articoli relativi a questo impegno sono liberamente disponibili a tutti, ma le informazioni hanno un costo. Gli abbonamenti sono per noi una risorsa essenziale: iscrivendoti hai accesso a tutto il sito, compresi gli archivi dal 2003, e ci aiuti in queste lotte. Fino al 31 dicembre 2024, l'abbonamento annuale ha un prezzo eccezionale di 60€ anziché 80€, e chi è già abbonato può offrire un abbonamento a 50€. Troverai tutti i dettagli in questa pagina di iscrizione.

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