Le autorità russe stanno cercando di capire come i droni ucraini venivano trasportati e poi utilizzati nelle operazioni di traffico di droga.
Le autorità russe si interrogano sul coinvolgimento dei droni ucraini nelle operazioni di traffico di droga, secondo le informazioni riportate dagli account di sicurezza russi sulla rete Telegram consultate da Barlamane.com. Questi droni avrebbero trasportato la resina di cannabis dal Marocco alla Spagna dopo essere stati spediti dall’Ucraina dove sarebbero stati attrezzati per trasportare quasi dieci chilogrammi di hashish per viaggio.
La polizia spagnola, che ha smantellato una rete di “narcodroni” ad Algeciras, ha rivelato che questi dispositivi erano in grado di coprire distanze di oltre 50 chilometri in completa discrezione, vanificando così i normali sistemi di rilevamento. Le forze dell’ordine hanno effettuato perquisizioni nelle case e nei veicoli dei sospettati mentre studiavano i droni per svelare i meccanismi che consentivano loro di trasportare queste sostanze proibite.
Gli investigatori russi sono particolarmente interessati alle tecnologie utilizzate in questa operazione, cercando di determinare come questi droni autonomi siano stati adattati per scopi criminali. Questa scoperta avviene in un contesto in cui i trafficanti cercano sempre più di utilizzare tecnologie avanzate per eludere i controlli prolungati da parte delle forze dell’ordine.
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