Par
Hugo Hancewicz
Pubblicato il
28 novembre 2024 alle 7:42
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Nel cuore del quartiere residenziale di Nanterre (Hauts-de-Seine), il il freddo congela la pelle questo mercoledì 27 novembre 2024 al mattino. In un vicolo, delimitato su entrambi i lati dall'accumulo di foglie morte, a bellissimo padiglione del 19° secolo con una facciata bianca scintillante. Situata a due passi dal centro cittadino, la struttura completamente ristrutturata accoglie, dal mese di settembre, 8 adolescenti affidato all'Assistenza Sociale Infantile (ASE).
“Non facciamo asilo nido”
Questo luogo costituisce una prima tappa della Casa del Futuro che vedrà la luce nella città nel 2026. Questo grande progetto sociale rivolto agli adolescenti, di cui il dipartimento Hauts-de-Seine è all'origine, mira a monitorare quotidianamente questi giovani in accoglienza. “Noi non lo facciamo niente asilo nidoc'è un vero sostegno per ogni bambino”, spiega Emilie Bouafer, direttrice del padiglione della prefigurazione.
In questi 200 mq, dislocata su 3 piani8 adolescenti, dagli 11 ai 17 anni, vivono insieme ogni giorno. Qui gli educatori cercano al meglio di riprodurre un ambiente sicuro e familiare, per l’equilibrio dei giovani. Questi ultimi hanno ognuno una stanza nella residenza che condividono insieme. La loro vita quotidiana somiglia a quella di un bambino della loro età, tra scuola, attività extrascolastiche e amici. “Anche i loro compagni di classe possono farlo vieni al padiglione trascorrere un pomeriggio”, sorride il regista.
Ma la vera forza di questo spazio, “unico nel dipartimento”rimane lo stretto legame che esiste tra supervisori e adolescenti. “Li conosciamo tutti molto bene, la loro storiale loro preoccupazioni o anche le loro ambizioni, confida Emilie Bouafer, è grazie a questo piccolo numero che possiamo offrire una monitoraggio individualevicino ai loro bisogni.
Hauts-de-Seine, un dipartimento modello?
In fondo al giardino, dove l'erba non è ancora cresciuta, a annesso padiglione ospita il servizio socio-educativo (SSE). Questo spazio fornisce essenzialmente supporto accademico e aiuto per i compiti. Oltre agli 8 adolescenti ospitati nel sito, lo sono anche loro altri 10 bambini che beneficiano di questa assistenza, in un ambiente aperto.
Per questo primo padiglione il dipartimento ha pagato 2 milioni di euroa cui si aggiungono 9,5 milioni di euro per gli altri luoghi che costituiranno la Casa del Futuro. “Siamo un dipartimento che non ha nessuna assenza collocamento”, spiega Anne Ourgaud, capo dipartimento del centro di solidarietà. Nell'Hauts-de-Seine, più di 6.000 bambini sono affidati all'ASE, di cui 3.000 monitorati a domicilio e 3.000 sottoposti a provvedimento di collocamento giudiziario.
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