Pubblicato il 23 novembre 2024 alle 22:01 / Modificato il 24 novembre 2024 alle 07:56.
Nell’imbottito mondo del lusso non si dice “fabbrica” ma “manifattura”. La differenza è sottile: la prima evoca, purtroppo per lei, l'immagine superata di unte macchine al servizio della volgare produzione di massa, mentre la seconda parla ancora del lavoro manuale, un lavoro quasi artigianale che meglio si adatta all'immagine esclusiva ricercata dai grandi marchi. Peccato, perché nel 2024 una fabbrica, soprattutto in un settore che ha i mezzi per progettarne di eccellenti, può essere anche la straordinaria espressione di un certo genio umano.
Entriamo di notte da Cartier a La Chaux-de-Fonds. Fabbrica o manifattura? Trentatremila metri quadrati di un edificio interamente vetrato con corridoi lunghi e immacolati, chilometri di tubazioni sotto un soffitto alto come una cattedrale, pulizia di laboratorio per una flotta di grandi macchine utensili, Tornos o Starrag, la precisione svizzera al servizio dell'eleganza francese.
Vuoi leggere tutti i nostri articoli?
Per CHF 29.- al mese, godetevi l'accesso illimitato ai nostri articoli, senza impegno!
Mi iscrivo
Buoni motivi per abbonarsi a Le Temps:
- Accesso illimitato a tutti i contenuti disponibili sul sito.
- Accesso illimitato a tutti i contenuti disponibili sull'applicazione mobile
- Piano di condivisione di 5 articoli al mese
- Consultazione della versione digitale del quotidiano dalle ore 22.00 del giorno precedente
- Accesso agli integratori e a T, la rivista Temps, in formato e-paper
- Accesso ad una serie di vantaggi esclusivi riservati agli abbonati
Hai già un account?
Login
Related News :