Quasi 10 anni dopo gli attentati terroristici di Charlie Hebdo, la presidente della regione dell'Ile-de-France Valérie Pécresse ha annunciato questo venerdì il lancio di un progetto educativo attorno a 12 caricature. Gli insegnanti volontari potranno presentarli agli studenti da gennaio 2025.
In occasione del decimo anniversario degli attentati terroristici contro la redazione di Charlie Hebdo, la presidente della regione Île-de-France, Valérie Pécresse, ha presentato venerdì 22 novembre le dodici caricature che saranno studiate in Île-de-France scuole superiori. I corsi saranno gestiti da insegnanti volontari da gennaio 2025 al 2027. Riceveranno fogli di decrittazione e ricontestualizzazione.
«La posta in gioco è tanto più importante in quanto gli studenti delle scuole superiori che accogliamo nelle nostre classi avevano nel 2015 dai cinque agli otto anni. Probabilmente hanno solo un ricordo vago e molto frammentario di quello che, a Charlie Hebdo o al Bataclan, è stato un trauma nazionale”, ha spiegato.
Ecco la lista stilata in collaborazione con l'associazione di educazione ai media Dessinez Create Liberté (DCL), fondata da Charlie Hebdo e SOS Racisme.
• Un disegno del re Luigi Filippo
Gli studenti scopriranno un disegno satirico, risalente al 1831, che rappresenta il re Luigi Filippo trasformato in una pera.
• La copertina del quotidiano satirico Le Grelot
Il pittore francese Alfred Le Petit si fa beffe della libertà di stampa in un disegno apparso sulla copertina del giornale satirico La campana nel 1872.
• Una cena in famiglia nel contesto dell'affare Dreyfus
La caricatura è stata creata nel 1898 da Emmanuel Poire Caran D'Ache. Rappresenta una cena in famiglia “prima” e “dopo” in cui si parla dell'affare Dreyfus, per illustrare le divisioni nella società dell'epoca attorno a questo argomento.
• Una litografia sulla separazione tra Chiesa e Stato nel 1904
• Un numero di Hara-Kiri sulla morte del generale De Gaulle
Il 17 novembre 1970, il giornale Hara-Kiri è vietata la pubblicazione, in seguito alla pubblicazione del n°94 dal titolo “Ballo tragico a Colombey – 1 morte”. Ciò evoca la morte del generale de Gaulle e si riferisce anche all'incendio del 1° novembre di una sala da ballo, dove morirono 146 persone.
Pochi giorni dopo, il primo numero del quotidiano satirico Charlie Hebdo appare. È stato creato dalla stessa squadra per sostituire Hara-Kiri.
• Una caricatura sulle credenze per Libération
In questa selezione viene menzionata anche la religione, con in particolare una caricatura sulle credenze, realizzata da Willem for Liberazione.
“Tutte le religioni, tutte le credenze, tutti i pensieri politici, tutte le istituzioni possono essere ridicolizzate perché non si tratta di un attacco alle credenze, è semplicemente l'esercizio della libertà di espressione e questo è ciò che va ricordato”, spiega Pierre Liscia, il responsabile speciale delegato al consiglio regionale con delega alla laicità e alla cittadinanza.
• Un disegno sull'umorismo per Charlie Hebdo
Gli studenti potranno guardare il disegno di Coco, pubblicato nel 2017 in Charlie Hebdo. È scritto “E Dio creò… l’umorismo” sopra tre rappresentanti cristiani, ebrei e musulmani che rispondono con la stessa voce: “non è scritto da nessuna parte”.
D'altronde il profeta Maometto, Gesù o anche Mosè saranno assenti dai disegni scelti dalla Regione per non “offendere immediatamente” gli studenti delle scuole superiori nel messaggio trasmesso.
• Un disegno di Coco sui “Nuovi Censori”
• Un numero di Charlie Hebdo dopo l'attentato di Arras
• “Campi online” di Xavier Gorce per Le Monde
• L'influenza delle tecnologie sui giovani di Riss per Charlie Hebdo
• “Benvenuti al Primo Ministro della settimana” di Riss per Charlie Hebdo
Parallelamente alle lezioni su questi diversi media, dal 1° gennaio al 27 aprile la comunità lancerà un grande concorso di caricature per gli studenti delle scuole superiori sul tema delle “fake news”.
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