Il disegno di legge finanziaria proposto dal governo di Michel Barnier suscita la preoccupazione e la rabbia di numerosi eletti locali. Questo disegno di legge potrebbe mettere in discussione un certo numero di progetti locali. In una lettera indirizzata a questi eletti, Fabrice Robelet spiega le ragioni di questa rabbia e li invita a riunirsi sabato 30 novembre a Vannes per esprimere il loro malcontento.
La lettera del presidente dell'AMF 56, Fabrice Robelet
“Signore e Signori Sindaci,
Signore e Signori, Presidenti dell’EPCI,
Signore e signori, deputati, consiglieri comunali e consiglieri di comunità,
La legge finanziaria per il 2025 prevede un drenaggio senza precedenti di 8,75 miliardi di euro per le Comunità.
Queste misure sono ingiuste quando le comunità votano per il pareggio dei loro bilanci, possono solo prendere a prestito per investire e il loro debito è stabile da 30 anni, le comunità dovranno ricorrere al prestito per completare i progetti iniziati prima di questa brutale decisione. Le misure proposte rafforzano ancora una volta il centralismo statale, che è un fattore di scarsa performance. Solo dalla DGF, che dovrebbe appartenere ai comuni, lo Stato ha prelevato, dal 2010, 71 miliardi di euro dai comuni e dagli intercomunitari. Per quale risultato? Il deterioramento dei conti pubblici. Le stesse cause producono gli stessi effetti.
Queste misure sono pericolose, perché rischiano di perturbare gli investimenti (strade, scuole, attrezzature sportive, ecc.), di cui beneficiano soprattutto le PMI/PMI che forniscono vitalità all'attività economica del paese. Interromperanno l’azione ecologica necessaria, il cui successo dipenderà dalle soluzioni locali adattate a ciascun territorio. Danneggeranno il funzionamento dei servizi pubblici locali e quindi amplificheranno le disuguaglianze, infine, finiranno per deteriorare i conti pubblici attraverso il loro effetto recessivo;
I funzionari eletti a livello locale avanzano da tempo proposte per spezzare la spirale dell’ampliamento dei deficit e della perdita di fiducia nelle istituzioni pubbliche. Poiché solo la libertà locale può ripristinare il rendimento pubblico e i legami civici, e in seguito agli annunci del Primo Ministro, l'Associazione dei sindaci e dei presidenti dell'EPCI del Morbihan chiede un incontro di funzionari eletti locali per far sentire la loro voce:
Sabato 30 novembre 2024 alle 10:30 davanti alla Prefettura di Morbihan, 10 place du Général de Gaulle, 56000 Vannes »
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