l'essenziale
I dirigenti della Regional 1 sono rimasti sorpresi dalla somma “esorbitante” richiesta dall'SM Caen, squadra di cui il fuoriclasse è proprietario.
“Il Calcio normalmente è una questione di solidarietà”. La delusione di Kevin Beaufils, presidente dell'US Bolbec, squadra di calcio amatoriale che milita nella sesta divisione (Regional 1), è palpabile. Con i nostri colleghi di Parigi-Normandial'uomo forte della Seine-Maritime fatica ancora a digerire la richiesta arrivata dal club di Caen, che milita in Ligue 2.
L'Union Sportive Bolbec affronterà infatti, questo sabato 30 novembre, la squadra professionistica del Calvados nell'ottavo round della Coupe de France. Un manifesto prestigioso, tanto più da quando un certo Kylian Mbappé è diventato proprietario del club lo scorso luglio.
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Problema: lo stadio Bolbec non è autorizzato a ospitare l'incontro. I leader quindi partirono alla ricerca di terra. Dopo una lunga ricerca, finalmente hanno trovato: l'incontro si terrà a Pavilly, a una cinquantina di chilometri da Bolbec, nello stadio Lucien-Lecuyer (1.700 posti).
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Ma prima di fare la propria scelta, la dirigenza del Bolbec aveva pensato di giocare allo stadio Michel-d'Ornano, quello dell'SM Caen, un recinto che può ospitare circa 20.000 spettatori. E lì… “Ci hanno inviato un preventivo di 84.000 euro per mettere a disposizione il loro stadio”, rivela Kevin Beaufils ai colleghi. Basti dire che una cifra esorbitante per un club piccolo come il nostro, senza avere nemmeno la certezza di poter coprire le nostre spese, lo trovo deplorevole.
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E il presidente del Bolbec ha proseguito: “Il calcio, normalmente, è una questione di solidarietà Nel turno precedente, abbiamo lasciato la nostra quota di entrate a La Maladrerie de Caen, sapendo che la nostra qualificazione ci avrebbe permesso di beneficiare di un bonus della Federazione. Il Caen avrebbe sicuramente potuto proporci una formula che avrebbe accontentato tutti, soprattutto perché avrebbe permesso loro di giocare sul proprio prato.
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