Un rifugio certificato LPO vedrà presto la luce a Malataverne (Drôme), comune molto impegnato nella tutela dell'ambiente: è stato appena firmato un accordo tra il comune, la LPO e la fondazione Vinci Autoroutes che finanzierà l'80% del progetto progetto.
Un “rifugio con marchio LPO”, un’area dove la natura deve e riconquisterà gradualmente i suoi diritti: Malataverne, nel sud della Drôme, è impegnata in questo programma che vedrà i suoi frutti entro tre anni, ma da allora il comune porta avanti una politica proattiva 2020 Per un ambiente di vita eco-responsabile. E questo va ben oltre lo sviluppo di piste ciclabili tra quartieri spiega il sindaco, Véronique Alliez: “osiamo partiti con la creazione di un apiario associativo comunale, abbiamo sviluppato la manutenzione stradale manuale, siamo passati all’assenza di pesticidi, abbiamo limitato l’irrigazione in caso di scarsità d’acqua e l’ultima innovazione è un pollaio inaugurato venerdì scorso“. La logica continuazione è stata la creazione di un rifugio etichettato LPO per restituire il suo posto alla fauna e alla flora.
Un progetto triennale
È stata appena firmata una convenzione tra il Comune, l'Associazione per la tutela dell'ambiente e la Fondazione Autostrade di Vinci. Il gruppo gestisce una “missione biodiversità” e finanzierà l’80% del progetto di Malataverne stimato 32.000 euro. Va detto che lo svincolo di Montélimar Sud si trova nel territorio del comune. Questo progetto di Rifugio etichettato LPO sarà distribuito su 3 anni, con un primo anno, il 2025, che sarà fondamentale. Prima di qualsiasi sviluppo, è necessario stabilire una diagnosi della biodiversità. Margaux Sicre è responsabile di questo file all'interno della LPO: “ad esempio potrebbe mancare una siepe perché la specie non riesce a proteggersi, potrebbe essere la collocazione di cassette nido su alberi ancora troppo giovani e non vi siano cavità naturali per gli uccelli cavernicoli, tutto dipenderà infatti da questa prima diagnosi“.
Un bacino educativo in arrivo
Ciò riguarda anche le zone umide, se ne mancano, del resto il comune di Malataverne ha già previsto lo scavo di un laghetto:”sarà realizzato un laghetto didattico con piantagioni, tutto vicino agli apiari e sarà effettuato il monitoraggio da parte della LPO della fauna e della flora” spiega Véronique Alliez. “Del Verranno realizzate azioni rivolte a pubblici diversi in particolare i bambini della scuola, del centro ricreativo e dell'asilo nido e tutto questo nell'arco di tre anni“.
Mille rifugi certificati LPO nella Drôme e nell'Ardèche
Malataverne non fa eccezione: ci sono anche sempre più rifugi con etichetta LPO dove la biodiversità riconquista i suoi diritti. Oggi se ne contano più di mille nella Drôme e nell'Ardèche, distribuiti su 4.400 ettari. La maggior parte di queste “zone verdi” si trovano nelle case private, più di 9 su 10, ma ce ne sono anche negli istituti scolastici e nelle imprese. Malataverne sarà la 22esima comunità ad entrare nel sistema dopo (tra gli altri) Montélimar, Annonay o Saint-Jean-de-Galaure.
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