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AMF46 invita i sindaci a mobilitarsi questo martedì contro la legge finanziaria 2025 – Medialot

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I municipi potrebbero chiudere i battenti questo martedì pomeriggio.

Il Congresso Nazionale dei Sindaci e dei Presidenti degli Intercomunali di Francia (AMF) si svolgerà il 19, 20 e 21 novembre 2024. In questa occasione, i sindaci presenti a Parigi si riuniranno martedì 19 novembre pomeriggio, cinti con la loro sciarpa tricolore, per denunciare le dichiarazioni del Governo in merito alla legge finanziaria, le cui numerose disposizioni avrebbero gravi ripercussioni sulla situazione economica. finanze dei Comuni e degli Intercomuni. Dopo la riunione dell'Ufficio di presidenza dell'AMF46 del 15 novembre, Jean-Marc Vayssouze-Faure, presidente dell'AMF46, si è rivolto ai 313 sindaci del Lot e ai 9 presidenti intercomunali affinché si potesse dare un'eco a livello locale, nel Lot, all'incontro parigino. Pertanto, i sindaci di Lot sono invitati ad organizzare un'azione simbolica nel loro comune, che potrebbe ad esempio sfociare nella chiusura del municipio nel pomeriggio di martedì 19 novembre, attraverso la diffusione della mozione adottata congiuntamente dall'Associazione dei sindaci ed eletti funzionari del Lot (AMF46) e dall’Associazione dei Sindaci Rurali del Lot (AMRF46) (leggi sotto), organizzando un momento di confronto con i residenti per spiegare loro che un calo significa dei Comuni e degli Intercomunità sarebbe sinonimo di un concreto peggioramento dei servizi erogati.

> La mozione:

“Ci rifiutiamo di essere le variabili di aggiustamento del governo

Considerate le recenti misure annunciate dal Governo volte a imporre agli enti locali uno sforzo finanziario di almeno 5 miliardi di euro, di cui 3 miliardi verranno prelevati direttamente dai nostri reali ricavi di gestione;

Considerando che queste misure includono una riduzione del Fondo di compensazione IVA (FCTVA) e un congelamento delle dinamiche dell’IVA, riducendo così le nostre capacità di investimento;

Considerando che le dichiarazioni del Primo Ministro a favore dell'ascolto e del dialogo con le comunità sono in contraddizione con queste decisioni unilaterali di brutalità senza precedenti;

Considerato che queste nuove misure, più severe dei contratti Cahors e delle riduzioni della dotazione operativa complessiva (DGF), penalizzano tutte le comunità in violazione dei principi di equità;

Considerato che il disegno di legge sul finanziamento della previdenza sociale prevede un aumento di 4 punti dei contributi da parte dei datori di lavoro territoriali per colmare il deficit del CNRACL, cioè un onere di 1,3 miliardi di euro all'anno dal 2025 per arrivare a 5 miliardi nel 2027;

Considerando che l’impatto cumulativo di questi drenaggi, accentuato dall’inflazione e dai costi legati alla transizione ecologica, minaccia gli investimenti locali, i servizi pubblici come la sanità o l’istruzione nonché la transizione ecologica;

Considerando che gli oneri normativi, come l'ammortamento delle strade e la regolazione termica degli edifici, aumentano l'onere finanziario per le comunità;

Considerando che gli enti locali svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo economico, sociale e ambientale e che queste misure mettono a repentaglio la capacità dei funzionari eletti di rispondere alle legittime aspettative dei nostri concittadini;

Noi, Associazione dei sindaci e dei funzionari eletti di Lot (AMF46) e Associazione dei sindaci rurali di Lot (AMRF46), dichiariamo:

La nostra ferma opposizione a queste misure finanziarie, che dimostrano un reale disprezzo per gli enti locali e gli intercomunali, in prima linea nel garantire i servizi pubblici quotidiani;

Il nostro rifiuto di ulteriori tagli alle entrate delle nostre comunità;

La nostra denuncia delle palesi contraddizioni tra i discorsi del Governo a favore del dialogo e della consultazione e le azioni che sfociano in decisioni unilaterali con conseguenze drammatiche per l'intero tessuto territoriale francese;

La nostra allerta sugli impatti devastanti per i dipartimenti, che saranno asfissiati, aggravando così le difficoltà dei comuni e mettendo in pericolo le politiche pubbliche essenziali;

La nostra richiesta per una revisione immediata di queste decisioni, rispettosa delle realtà locali;

Il nostro appello alla mobilitazione di tutti i funzionari eletti per ricordare che le comunità sono partner essenziali dello Stato e non bersaglio di tagli al bilancio.

Infine, riaffermiamo che gli enti locali sono i garanti di un servizio pubblico locale, efficiente e adeguato ai bisogni della popolazione. Indebolire il potere d'azione dei comuni e degli intercomunitari, soffocare i dipartimenti significa rischiare una recessione di cui saremo, nostro malgrado, i principali attori.

Per questi motivi, l'Associazione dei sindaci e degli eletti del Lot e l'Associazione dei sindaci rurali del Lot esprimono la loro ferma e categorica opposizione a queste misure e chiedono l'apertura di un dialogo costruttivo. »

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