Lunedì, in Francia, su appello di diversi sindacati, si svolgeranno mobilitazioni di agricoltori quasi ovunque in Francia.
Un malcontento al quale il governo sta cercando di rispondere, assicurando di voler mettere in campo rapidamente misure di aiuto.
Il governo ha cercato questa settimana di rassicurare gli agricoltori in difficoltà, mentre lunedì inizierà un nuovo ciclo di mobilitazione del settore. “Farò tutto il possibile” et “tutte le promesse fatte agli agricoltori che hanno manifestato all’inizio dell’anno saranno rispettate”ha assicurato il primo ministro Michel Barnier alla radio locale France Bleu, a margine delle Assises des Départements di Angers.
Questa uscita avviene mentre Young Farmers e la FNSEA “chiedere al governo che queste misure siano attuate urgentemente a livello locale” et “continua a richiedere supporto specifico tramite la FAC” (fondo sgravio oneri). La sfida: valutare meglio le situazioni più complesse e supportarle in modo più solidale.
Mobilitazioni in tutta la Francia
Meno di un anno dopo un movimento di rabbia senza precedenti nelle campagne, che ha portato a gennaio al blocco di tratti autostradali del paese, i principali sindacati agricoli invitano le loro truppe a manifestare nuovamente. I sindacati hanno programmato mobilitazioni su quasi tutto il territorio. Manifestazioni che scatteranno sostanzialmente da questo lunedì.
Colpiti dagli scarsi raccolti e dall'emergere di malattie animali, gli agricoltori ritengono di non aver ancora raccolto i frutti della mobilitazione dello scorso inverno. E rammarico che l’attuazione dei 70 impegni assunti dal governo Attal sia stata rallentata dallo scioglimento dell’Assemblea nazionale.
Ansioso di non alimentare il malcontento, il capo del governo ha ribadito la sua opposizione all'accordo commerciale tra l'Unione europea e i paesi latinoamericani del Mercosur, mentre Emmanuel Macron intende perorare da sabato in America Latina contro la possibile firma imminente di questo controverso libero scambio accordo particolarmente temuto dagli agricoltori francesi. Da parte sua, il Ministero dell'Agricoltura ha chiarito le condizioni dei prestiti agevolati, su richiesta pressante delle organizzazioni sindacali. Hanno accolto con favore queste misure chiedendone l’attuazione “urgente”.
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Verranno messi in atto due sistemi: assumeranno la forma di prestiti distribuiti dalle banche che desiderano partecipare. Secondo il ministero, un primo sistema è progettato per far fronte alle difficoltà economiche (rischio climatico o sanitario), attraverso prestiti a medio termine fino a 50.000 euro per azienda agricola. Saranno ammessi gli agricoltori che hanno perso almeno il 20% del fatturato nel 2024 rispetto alla media storica di riferimento.
Un secondo sistema riguarderà “difficoltà più strutturali dovute, ad esempio, all’impatto del cambiamento climatico”. Sarà una questione di “Prestiti di consolidamento a lungo termine (massimo 12 anni)”concesso da istituti bancari e assistito da una garanzia pubblica messa in campo da Bpifrance. “Grazie a questo sforzo eccezionale dello Stato e delle banche, gli agricoltori più in difficoltà potranno superare situazioni finanziarie che, senza di esso, avrebbero potuto rivelarsi drammatiche”ha reagito il ministro Annie Genevard. Il comunicato stampa del governo che dettaglia queste misure non specifica il costo per le finanze pubbliche.
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