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Sulla A13 a Yvelines, l'occupante della corsia di sinistra non apprezza il richiamo all'ordine del CRS

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Par

Francois Desserre

Pubblicato il

15 novembre 2024 alle 7:16

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“Non ho capito il comportamento degli agenti di polizia. Non li ho insultati. E non ho provato a scappare. » Queste tre frasi riassumono la difesa dell'automobilista fermato dall'auto CRS di Vaucressondopo un inseguimento dalla A 13 alla A 12, a Yvelines. La scena durata pochi minuti, martedì 12 novembre 2024, poteva finire malissimo.

Erano le 19:30 quando tre motociclisti erano in viaggio verso la provincia. Passano Le Chesnay-Rocquencourt. Lì, hanno avvistato una Renault Kangoo accovacciata lì. corsia di sinistra. Le chiamate del faro. L'auto non si muove. Lampeggianti, sirena, un colpetto sul cofano… All'automobilista non piace. Inizia a fare grandi gesti. Poi si sposta a destra in a volantecostringendo l'ufficiale ad accelerare per evitare di rimanere inchiodato contro il guardrail. La scena si svolge dove la A12 e la A13 si separano.


“Maledetti cani”

L'autista continua il suo percorso verso Bois-d'Arcy. Uno dei motociclisti gli fa segno di seguirlo. Quello che farà, ma è troppo vicino. Il suo paraurti è a meno di 10 centimetri dalla ruota dell'agente di polizia. “Non potrei nemmeno non leggere la targa », testimonia quest'ultimo.
Alla fine, ben oltre il tunnel, si ferma. Non senza aggrapparsi al volante. Poi irrigidisci le braccia per evitare le manette. E infine arrabbiandosi come un diavolo in cella. “Maledetti cani!” Dammi quello più forte! E vedrai! »

“Non ho capito”

In tribunale, giovedì 14 novembre, il 39enne cerca di presentarsi nella sua luce migliore. “Riconosco certe cose. In realtà non avevo capito l'ammaccatura sul cofano. Avevo paura colpire il poliziotto. Mi era molto vicino. Ho semplicemente abbassato il finestrino per dirgli che non aveva bisogno di colpire la mia macchina. »

E per continuare: “Non mi sono mai rifiutato di fermarmi. Volevo farlo sul rettilineo ma ho visto un segno con la mano. Pensavo che questo significasse che potevo tornare indietro. E poi ho dovuto fermarmi di nuovo! Non ho capito. Non volevo abbattere qualcunoe ancor meno un agente di polizia. »

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“Se non si fosse arrabbiato”

La spiegazione viene subito battuta da quella dell'agente.

“Non abbiamo alcun controllo sull’autostrada se possiamo fare diversamente. È una questione di sicurezza per tutti. In sostanza volevamo solo invitare questo signore a guidare sulla corsia di destra e non su quella di sinistra. Questo è tutto. Se non si fosse arrabbiato…”

Uno della polizia

Posto per il pubblico ministero. Il magistrato chiede 8 mesi con sospensione della pena, 6 mesi di sospensione della patente e una multa di 800 euro, considerato che il processo di reinserimento lavorativo è ben avviato da tempo. “È l'ultimo e ultima possibilità», avverte la Procura. Ultimo perché il suo record conta 10 record, il più vecchio dei quali si conta in anni.

Il tribunale ha infine comminato 12 mesi di reclusione, soggetto a braccialetto elettronico. Un annullamento della patente con divieto di riprenderla prima dei 6 mesi. E il divieto di guidare un veicolo a motore per 6 mesi.

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