Questo è almeno un effetto positivo del tempo piovoso e instabile che regna sul Paese fin quasi dall’inizio dell’anno: la maggior parte del Paese può guardare ad un’estate calda e secca con un po’ più di ottimismo rispetto agli anni precedenti. quelli precedenti. Dettagliamo.
Pioggia quasi ogni giorno, nella maggior parte delle zone ha piovuto più o meno, giornate calde e secche che si contano sulle dita di una mano: dall’inizio dell’anno il tempo instabile domina la Francia, con i suoi temporali, alluvioni e anche alluvioni .
Conseguenza di questo tempo uggioso: le falde freatiche sono migliorate, grazie. Nel febbraio 2024, il 58% di essi era già al di sopra del normale livello mensile. Ad aprile, secondo l’Ufficio di ricerca geologica e mineraria (BRGM), il servizio geologico nazionale francese, il livello era pari al 65%. E dal 1° giugno, il 70% di queste falde acquifere sono al di sopra della norma, rispetto al 19% al di sotto, osserva Météo Express. Nell’ottobre 2023, ricordiamo, solo il 15% di queste tabelle mostrava un livello superiore alla norma.
Una situazione in netto contrasto con quella dell’anno scorso, nello stesso periodo, rileva il sito di previsioni meteorologiche riguardante Francia, Belgio, Svizzera e Lussemburgo. Nel giugno 2023, all’inizio dell’estate, solo la Bretagna, i Paesi della Loira e parte dell’Hauts de France hanno registrato livelli superiori alla norma.
Ad eccezione dei PO, rischi di siccità in Corsica
Grazie alle piogge, la “ricarica” di queste falde acquifere resta elevata, anche se più eterogenea in alcune regioni, come in Provenza e in Costa Azzurra, precisa il BRGM. Per un mese, tra aprile e maggio, la situazione delle falde freatiche è rimasta stabile, o addirittura è migliorata con il persistere delle piogge, peggiorando solo leggermente in Provenza e sulle Alpi.
Solo le falde acquifere dei Pirenei orientali e della Corsica mantengono livelli inferiori rispetto a maggio 2023. E lì non è la stessa storia con l’avvicinarsi dell’estate. Tra l’Aude e il P.-O., le piccole piogge di fine aprile e inizio maggio non hanno permesso di compensare i deficit degli ultimi due anni per le falde acquifere del massiccio delle Corbières e della pianura del Rossiglione, che restano su livelli più che preoccupanti.
Infine, in Corsica, se le falde acquifere sono vicine o superiori alla norma mensile nella parte occidentale dell’Isola della Bellezza, a est, sono a un livello da basso a molto basso sul Capo Corso e nelle pianure orientali, e lo sono decrescente…
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