Una volta sbattuto a terra per la prima volta, è riuscito ad alzarsi e sono stati chiamati diversi altri agenti per neutralizzarlo. Uno degli agenti di polizia e un suo collega sono caduti contemporaneamente a questo cittadino recalcitrante, un altro agente alla fine ha dovuto usare lo spray al peperoncino per poter ammanettare il disgregatore.
Ma il ragazzo si dibatteva così tanto che è stato necessario anche trattenergli le gambe: ha tentato di prendere a calci i poliziotti e si è rifiutato di salire sul combi per essere trasferito in questura. Durante il trasferimento ha anche sputato nel veicolo e anche la perquisizione di sicurezza è stata agitata.
I due agenti di polizia dopo questo intervento si sono ritrovati al pronto soccorso e non hanno potuto lavorare per diversi giorni. Una ha dovuto sottoporsi a sedute di fisioterapia due volte a settimana e ha ancora dolore alla clavicola. Anche l’altro soffre di dolori persistenti e ha cambiato reparto, optando per un incarico più amministrativo.
Violenza domestica, un carnevale di Nivelles per nulla festoso: “se chiami la polizia ti ammazzo”
“Ero con una ragazza tossica”
Un mese fa, sul banco del tribunale penale, un residente di Arquennes, classe 1982, ha spiegato di non avere ricordi specifici. “Ero con una ragazza tossica ed è andata male al carnevale, ha detto. Ho bevuto qualche birra, mi pento…”
Ribellione durante il carnevale di Nivelles: due agenti di polizia leggermente feriti
Per il pubblico ministero, per provocare un simile scoppio di violenza, sono bastate probabilmente più di tre o quattro birre. L’imputato è già stato condannato per un caso di droga e si è reso necessario l’intervento di sei agenti di polizia, durante i fatti, per poterlo controllare…
“La consunzione del gentiluomo non si nega: bisogna saper dare parole a una dipendenza, ha concordato l’avvocato difensore. Quel giorno era carnevale e lui rilassò i suoi sforzi. Era ubriaco, aveva una relazione che non gli andava bene ed era appena stato preso a pugni da qualcuno poco prima che intervenisse la polizia. Tutto ciò contribuì senza dubbio a questa ribellione di cui oggi non si ricorda…”
La sentenza appena emessa condanna l’imputato ad un anno di reclusione. Come aveva ipotizzato il pubblico ministero, il quarantenne ha ottenuto una pena sospesa ma con la libertà vigilata. Per sfuggire al carcere, l’uomo dovrà continuare i suoi sforzi per porre fine al consumo di alcol.
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