Il tribunale di Carcassonne si è pronunciato sul caso del linciaggio di Verzeille, un violento attacco avvenuto nel luglio 2022. Tre uomini, tra cui un funzionario eletto locale, sono stati condannati al carcere con sospensione della pena per violenza durante le riunioni. La natura razzista dei fatti non è stata confermata dai tribunali.
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Mercoledì 13 novembre 2024, il tribunale penale di Carcassonne si è pronunciato sul caso del linciaggio di Verzeille (Aude). Tre uomini sono stati condannati per violenza di gruppo durante un pestaggio nel luglio 2022. Uno degli imputati, che si spacciava per agente di sicurezza, ha ricevuto una pena detentiva con sospensione della pena di 18 mesi. Gli altri due, compreso l'eletto locale Ludovic B., sono stati condannati a 12 mesi di carcere. Il tribunale non ha riconosciuto la natura razzista dell'aggressione, nonostante le richieste delle associazioni antirazziste.
I fatti risalgono al festival della Verzeille, il 24 luglio 2022. Quella sera, due giovani, un guadalupese e un mahoraise, furono aggrediti violentemente da diverse persone davanti a una folla di spettatori.
La scena, caratterizzata da estrema violenza, viene filmata e mostra gli spettatori che incitano gli aggressori con grida di incitamento. Le vittime sono accusate, senza prove, di aver effettuato “punture selvagge” ai danni dei partecipanti al festival, una voce allora circolata.
Durante l'udienza del 4 settembre, l'accusa ha chiesto la sospensione della pena detentiva per due degli imputati e il servizio sociale per il terzo. L'eletto Ludovic B., 48 anni, impiegato ospedaliero, ma anche vicepresidente del comitato del festival della Verzeille e secondo vice del sindaco della città, rischiavano anche l’interdizione dal servizio pubblico. Quanto al quarto uomo, la Procura ne aveva chiesto la liberazione. La corte alla fine ha confermato la violenza di gruppo per tre degli imputati, ma ha respinto la classificazione come violenza razzista.
Scritto con Eric Henry.
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