Fino al 26 gennaio 2024, la mostra “La moda nei modelli”, offerta dal Museo delle Arti Decorative, mette in evidenza “il deposito dei modelli”, immagini prese dal vero o messe in scena, un vero strumento nella lotta alla contraffazione nel mondo del pre- moda di guerra.
Depositati presso il tribunale del lavoro o in cancelleria fino al 1979, i modelli di deposito permettevano di tutelare giuridicamente una creazione e di avviare così un'azione per contraffazione in caso di copia. All'inizio del XX secolo, nel contesto dello sviluppo dell'alta moda parigina e, allo stesso tempo, della contraffazione di cui fu vittima, queste fotografie acquisirono lo status di prova in numerosi processi.
Conservate al Museo delle Arti Decorative nel 1940, queste immagini uniche costituiscono oggi una risorsa visiva per le grandi case che frequentano l'istituzione in cerca di ispirazione e modelli.
Nell'ambito della mostra “Fashion in Models”, più di 120 fotografie delle collezioni sono esposte accanto a silhouette e accessori di moda dei più grandi stilisti, da Jeanne Lanvin a Jean Patou, tra cui Marcel Rochas, Madeleine Vionnet, Jeanne Paquin o anche Elsa Schiaparelli. .
Attraverso questa raccolta fotografica mai presentata prima, viene sollevato il velo su una pratica che ha segnato il mondo della moda all'inizio del XX secolo e il cui obiettivo, quello di proteggere i modelli dalla contraffazione, rimane oggi estremamente attuale, viste le possibilità offerti dalla rivoluzione digitale e dall’intelligenza artificiale.
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